Stop alla concessione di nuovi pozzi per l’imbottigliamento di acqua minerale sul monte Pelpi, nel territorio di Bedonia. Lo chiede con forza il Comitato Acqua Pubblica Parma, lanciando un appello alla Regione Emilia Romagna alle prese con una siccità che non sembra avere precedenti. Una richiesta, quella avanzata dalla ditta Norda, che il comitato giudica “anacronistica e già ieri irricevibile per serie considerazioni ambientali e tecniche, oggi davvero incomprensibile“, chiedendo pertanto al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, di esprimere parere contrario alla proposta.
“La richiesta della regione Emilia Romagna al Governo di decretare lo stato di calamità per l’emergenza idrica, la conferenza stampa del Consorzio di Bonifica Parmense che ha rilanciato i rischi per l’agricoltura a causa dell’abbassamento delle falde e degli invasi, riporta in modo drammatico l’attenzione di tutta l’opinione pubblica sull’emergenza acqua – sottolinea il Comitato Acqua Pubblica Parma -. In realtà, più che un’emergenza si tratta di uno stato di crisi idrica rispetto al quale non sono ipotizzabili rimedi a breve. Occorre però fin da subito operare con determinazione senza dare sponda ad atteggiamenti fatalistici”.
Il Comitato ricorda tra l’altro che, come sancito dal referendum 2012, l’acqua dovrebbe essere un bene – peraltro scarso – da sottrarre a logiche mercantilistiche per essere preservato e conservato, premiando bassi consumi, i risparmi e le pratiche virtuose. “Occorrono inoltre investimenti per ridurre in modo sensibile le perdite dalla rete che si aggirano su percentuali a due cifre, e promuovere forme di consumo, agricolo industriale e domestico, e un’economia, a ridotto utilizzo di risorse idriche“, sottolinea quindi il Comitato Acqua Pubblica che, in questo contesto di assoluta emergenza, chiede un deciso stop al prelievo di acqua dal territorio da parte dell’azienda Norda che da anni imbottiglia acqua minerale nel territorio di Bedonia.