Azienda ospedaliera: in Regione il caso del concorso “a porte chiuse”

Azienda ospedaliera: in Regione il caso del concorso “a porte chiuse”

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Raffaella Sensoli

Il concorso “interno” è diventato “a porte chiuse”. In Regione esplode il caso del concorso bandito dall’Azienda ospedaliero universitaria di Parma, per l’attribuzione delle funzioni di coordinamento per il personale dipendente appartenente al profilo di collaboratore professionale sanitario infermiere, categoria D. A riaccendere il caso, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Raffaella Sensoli e Gian Luca Sassi.

Gian Luca Sassi

Secondo i due consiglieri, il 16 dicembre scorso sarebbe stato impedito al pubblico di assistere al colloquio con i candidati, nonostante si trattasse di una prova d’esame. L’accesso all’aula sarebbe stato impedito agli altri candidati e a chiunque, compreso un rappresentante sindacale che, nella circostanza, ha chiesto e ottenuto l’intervento della Guardia di Finanza. Nonostante tutto – sottolineano i due pentastellati – l’11 giugno scorso l’Azienda ha ratificato l’esito del concorso, pubblicando la gradutaoria finale.

Sensoli e Sassi, nell’interrogazione inviata alla giunta del presidente Stefano Bonaccini, chiedono “se non ritenga necessario compiere una verifica amministrativa sull’accaduto, valutando anche conseguenti provvedimenti disciplinari nei confronti dei dirigenti e degli altri soggetti responsabili della violazione”. Ma anche “se non ritenga necessario procedere, almeno cautelativamente, all’annullamento degli esiti della selezione stessa“.

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