Campagna elettorale, l’AgCom sanziona il Comune di Parma

Campagna elettorale, l’AgCom sanziona il Comune di Parma

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La montagna ha partorito il classico topolino. Ma uno davvero piccino piccino. Il Comune di Parma è stato sanzionato dall’AgCom, l’Autorità sulle comunicazioni, per una sola delle violazioni denunciate da Roberto Ghiretti, consigliere uscente di Parma Unita e sesto nella classifica dei più votati nella lista a sostegno della candidatura di Paolo Scarpa, e di Daniele Ghirarduzzi, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, spazzato via dal voto popolare. I due esponenti politici lamentavano violazioni delle norme sulla propaganda in campagna elettorale da parte del sindaco Federico Pizzarotti e dei suoi assessori Michele Alinovi e Cristiano Casa, candidati nella lista Effetto Parma, accusati di aver organizzato diversi eventi pubblici a solo scopo promozionale. Nel mirino persino gli articoli di stampa.

Nel mirino la “posa della prima pietra” al parco di Vigatto del 23 maggio, l’incontro nel quartiere Vigatto del 22 maggio, l’incontro nel quartiere Montanara per presentare il Parco della Cittadella del Futuro, la presentazione di piazza Indipendenza a Corcagnano, l’invio delle lettere di Iren con il bollo del Comune, l’invito dalla Fondazione Teatro Regio per la presentazione della stagione 2017-2018 ed altro ancora.

Risultato? Secondo l’AgCom Pizzarotti e company hanno peccato una sola volta: la “posa della prima pietra” al parco di Vigatto. E soltanto perché dalla Segreteria dell’assessorato all’Urbanistica è partito un invito ufficiale, che secondo la legge 150/2000 diventa comunicazione promozionale per il sindaco e i suoi.

Tutto il resto è stato archiviato perché non c’è stata alcuna pubblicità da parte dell’ente o perché si trattava di eventi promossi da altri, ai quali Pizzarotti, Casa e Alinovi hanno preso parte a titolo personale.

Sanzione, dunque, per il Comune di Parma, condannato dall’AgCom a “pubblicare sul proprio sito istituzionale, sulla home page, entro tre giorni dalla notifica del presente provvedimento e per la durata di quindici giorni, un messaggio recante l’indicazione di non rispondenza a quanto previsto dall’art. 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, dell’attività di comunicazione istituzionale realizzata rivolta a promuovere la “Posa della prima pietra Parco di Vigatto” del 22 maggio 2017“.

Cosa che di fatto è avvenuta ed è presente sulla home page del Comune. Ma quale cittadino conosce o avrà la voglia di scoprire l’art. 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28 etc etc? La montagna, dunque, ha partorito il topolino. Piccolo piccolo. Come certa politica.

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