Lega Nord alla Regione: siccità, rivedere sistema idrico di Parma, Piacenza e...

Lega Nord alla Regione: siccità, rivedere sistema idrico di Parma, Piacenza e Reggio

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«La Regione deve pensare ad opere che siano risolutive, per il problema della siccità che si ripresenta con puntuale e drammatica frequenza, ogni anno, mettendo in ginocchio la nostra agricoltura». L’appello, che suona con un ultimatum, arriva dai consiglieri regionali della Lega Nord, Gabriele Delmonte, Fabio Rainieri e Matteo Rancan, firmatari di una risoluzione che vuole impegnare la Giunta Bonaccini a «ripensare» radicalmente la rete di approvvigionamento idrico nelle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.

«La Regione – scrivono – deve pensare alla realizzazione di nuovi invasi, in modo che le crisi idriche sempre più frequenti siano affrontate con soluzioni strutturali, non con provvedimenti soltanto emergenziali, ogni qualvolta si ripresenta un periodo di siccità». Il problema, anche in questo inizio dell’estate “metereologica” è già drammatico, se si pensa che in questi giorni il Po, all’idrometro di Boretto, ha toccato i 2,65 metri sotto lo zero idrometrico. Con una tendenza rivolta verso un calo di 1-2 centimetri all’ora. E l’estate non è che all’inizio, evidenzia la Lega.

«La situazione è più o meno la stessa ovunque si rivolga lo sguardo – evidenzia Delmonte – dalla Val d’Enza, che segna il confine tra il territorio reggiano e parmense, al resto dell’Emilia occidentale. Non è possibile – continua – che praticamente ogni anno si arrivi a questo punto, con la necessità di correre ai ripari, con costosi pompaggi dell’acqua del Po a monte. I quali hanno pesanti ricadute economiche, per via del consumo energetico associato a queste operazioni. Servono interventi strutturali».

L’assessore Paola Gazzolo avrebbe aperto nei giorni scorsi alla possibilità di un invaso proprio sull’Enza, all’altezza della “Stretta delle Gazze”. Una località più a monte di Vetto, dove la Lega è favorevole a realizzare un invaso, che potrebbe dare respiro alla zona. C’è poi la rete idraulica del comparto “sinistro Taro”, «progettata anche con il contributo della Regione – sottolinea il vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Fabio Rainieri – per la realizzazione di quattro invasi sul territorio del Comune di Medesano. Per un volume netto di quasi 2 milioni e 900mila metri cubi, ma tutti questi interventi sono in parte bloccati: è stato realizzato un solo invaso e solo in parte. L’iter per il completamento del progetto – conclude Rainieri – è fermo, a causa di burocrazia e problemi economici».

La risoluzione leghista, quindi, chiede che si faccia di più. Riprogettando in modo omogeneo un complesso di reti idriche, nella parte occidentale del territorio regionale anche riprendendo e rivalutando le varie iniziative già ipotizzate ed in alcuni casi già progettate.

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