Sabato 17 giugno alle 18:30 la libreria Voltapagina ospita un viaggio in un mondo che è erede di quello descritto da Giovannino Guareschi. Donato Ungaro presenta “Mio zio don Camillo. Mio nonno Peppone” (Faust Edizioni), una raccolta di racconti che vedono protagonisti i nipoti dei celebri personaggi della Bassa. Modera l’incontro il giornalista Egidio Bandini.
Quando i due eredi – l’ingegner Giuseppe Bottazzi e la Cesira – s’incontrano, iniziano a bisticciare per un malinteso. Volano parole grosse, e come poteva andare altrimenti? Il nonno dell’ingegnere è l’ex sindaco comunista “Peppone”, lo zio della missionaria è il muscolare parroco Don Camillo. Così la storia ricomincia… Mezzo secolo dopo, in un borgo padano dove il tempo sembra essersi fermato, torneranno ad alternarsi odio e amore, battaglie e alleanze, auto d’epoca e biciclette, falci e campane. Una storia in diciotto racconti che scorrono placidi ma temibili, come il Grande Fiume sotto la pancia di una barca, sfiorando anime nere o abbracciando temi di grande attualità: dall’integrazione multietnica al racket delle prostitute, dalle escavazioni abusive lungo il Po alla solidarietà bipartisan verso una bambina malata. Perché la Bassa è, prima di tutto, un luogo dell’anima.
Donato Ungaro è giornalista professionista dal 2005, diverse collaborazioni per carta stampata e tv, ed è da sempre appassionato estimatore dell’opera e della vita di Guareschi. Fu tra i primi a scoprire, nei primi anni Duemila, attraverso le sue inchieste giornalistiche, le infiltrazioni della malavita organizzata nella provincia reggiana, come è poi stato sancito dall’inchiesta Aemilia molti anni dopo.