Invece di ammirare le opere d’arte in esposizione, tre visitatori di Mercanteinfiera puntavano alle borse delle signore. Ma non si erano accorti che quei signori che sembravano clienti qualunque erano in realtà carabinieri in abiti civili, in servizio proprio per scongiurare brutte sorprese ai visitatori del salone espositivo.
A finire in manette, al termine dei controlli, due uomini di 36 e 30 anni e una donna di 46, tutti di nazionalità peruviana, con l’accusa di furto in concorso. Tutto è cominciato nel padiglione 5, dove i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Parma, hanno subito notato un uomo e una donna che avevano un comportamento anomalo, sembrando interessati più alle persone che li circondavano che alla merce esposta. Il servizio di controllo, a distanza, è proseguito ed i due si sono diretti verso l’uscita del padiglione dove, dopo essere stati raggiunti da un altro uomo, hanno lasciato l’area espositiva dirigendosi verso l’uscita.
Giunti in prossimità della loro auto, una Nissan Micra, grazie anche al supporto di personale in divisa allertato nel frattempo, i tre sono stati bloccati per un controllo. A quel punto la donna ha cercato di disfarsi di una borsa nera gettandola in un fossato e i due uomini sono stati bloccati mentre salivano a bordo dell’auto con l’intento di scappare.
Dopo aver recuperato la borsa dal fossato, i carabinieri hanno verificato che al suo interno vi erano ancora i documenti della legittima proprietaria, a cui era stata asportata, oltre a 500 euro in contanti, carte di pagamento ed oggetti vari. Individuata la vittima del furto, un’espositrice della fiera, i carabinieri hanno proceduto alla formalizzazione della denuncia ed alla ricostruzione dei movimenti dei tre arrestati tramite il sistema di telecamere di videosorveglianza interno ai padiglioni. I tre stranieri sono quindi stati arrestati per furto in concorso e trattenuti presso le camere di sicurezza di via delle Fonderie in attesa del processo per direttissima.