Graziano Acampa, uno dei tre uomini condannati all’ergastolo per l’omicidio di Raffaele Guarino, ucciso a Medesano il 29 ottobre del 2010, è finito nuovamente sotto processo questa volta per una truffa. Le nuove accuse mossegli dalla Procura di Parma risalgono al 2011, i fatti sarebbero avvenuti tra Priorato di Fontanellato e le Marche, dove aveva sede l’azienda danneggiata.
Acampa insieme ad un complice avrebbe indotto la titolare della ditta a cedergli 116 tonnellate di materiale metallico, per un valore complessivo di svariati milioni di euro. I metalli sarebbero stati consegnati a una ditta che ha sede nella frazione della Bassa, ma carpendo la fiducia della donna Acampa non avrebbe mai onorato il pagamento. Una mancanza che avrebbe portato persino al fallimento dell’azienda vittima del raggiro. A causa dell’astensione dalle udienze dei magistrati onorari l’udienza a carico di Acampa è slittata al prossimo mese.
sa.pi.