Dai partigiani dell’Anpi a Parma Antifascista, passando per numerose associazioni e movimenti, per finire poi alla Cgil di Parma, tutti gridano allo scandalo contro CasaPound Italia, una delle liste in corsa al pari delle altre alle elezioni amministrative con Emanuele Bacchieri candidato sindaco.
Il Coordinamento Antifascista e Antirazzista di Parma esprime “indignazione” per il comizio di chiusura della campagna elettorale che CasaPound, con il vicepresidente Simone Di Stefano e lo stesso Bacchieri, ha tenuto venerdì pomeriggio in piazzale Pablo.
“Questa associazione, che negli ultimi anni è diventata un vero e
proprio partito politico, cela, dietro alla sua maschera populista e
democratica, azioni di stampo fascista, razzista e sessista – tuonano l’Anpi, la Cgil e le altre associazioni -. Parma, decorata con la medaglia d’oro per la Lotta di Liberazione, non può rimanere indifferente di fronte a chi si definisce fascista, anche se del terzo millennio. Di fronte a chi intende sviluppare in maniera organica un progetto politico che proietti nel futuro (e quindi, inevitabilmente, si fondi su) il patrimonio ideale che il fascismo italiano ha costruito. Perché tale ”patrimonio” ha già mostrato il suo vero volto, anche nel nostro presente. Parma non può rimanere indifferente di fronte a chi vuole calpestare la memoria e le idee di coloro che hanno dato il sangue e la vita perché questo Paese si rifondasse su pilastri di libertà, giustizia e uguaglianza, portando un comizio di stampo ideologico fascista sul suolo che oggi è dedicato ad un Comandante caduto per la Libertà“.
Il Coordinamento Antifascista e Antirazzista di Parma quindi “esprime con forza il proprio sdegno di fronte ad un simile affronto alla nostra storia cittadina, chiedendo fermamente conto alle istituzioni di motivare l’autorizzazione data a questa iniziativa in un luogo che porta il nome del Partigiano Pablo“.
Quindi, nella buona sostanza, a Parma sarebbe un “affronto” il comizio in piazzale Pablo, perché dedicato a un grande partigiano. Mentre la presentazione di una lista e di una candidatura a sindaco – accettata così come è riconosciuta l’associazione CasaPound dalle istituzioni democratiche nate dalla Resistenza – va bene. Nulla da dire. Forse il problema è alla radice. Se c’è una candidatura ufficiale, al di là delle convinzioni e delle ipocrisie, poi si ha diritto anche al comizio. Fosse stato in piazzale della Pace, magari sotto al monumento al Partigiano, cambiava qualcosa?