Dopo calciatori come Ivan Zamorano, Damiano Tommasi, Gennaro Gattuso, Clarence Seedorf, l’allenatore Cesare Prandelli e personaggi come Gino Strada, il premio “L’Altropallone” quest’anno è andato al difensore e capitano del Parma Calcio 1913 Alessandro Lucarelli. Assegnato a Milano da circa vent’anni dall’associazione Altropallone Asd Onlus, impegnata nella promosione della multiculturalità, la scelta è caduta sul giocatore del Parma non per le sue oltre 500 presenze nel calcio professionistico, ma per essere rimasto fino alla fine in una società ormai fallita e per aver continuato il suo impegno anche in serie D, dimostrando così grande dignità sportiva e solidarietà umana.
Lucarelli, ricevuto il premio nella sala Affreschi di Palazzo Isimbardi, si è detto contento di essere rimasto a Parma e ha elogiato la nuova società per aver “impostato la linea guida sui valori, che molte volte ormai nel calcio vengono persi di vista”. Il difensore gialloblu non ha poi perso l’occasione per richiamare l’attenzione di tutti sulle regole, “perché se ci fossero state norme più stringenti molto probabilmente il Parma non sarebbe fallito”.
Un altro riconoscimento al capitano gialloblu dopo il Sant’Ilario per lo sport della scorsa settimana.
Nella stessa cerimonia è stato assegnato anche il premio “Space”, andato quest’anno all’Assist, l’Associazione delle atlete italiane impegnate nella lotta per le pari opportunità nello sport professionale.