Il rapporto non sempre facile tra dirigenti sportivi e giustizia sportiva è stato al centro di un incontro che si è svolto nella sala civica di Noceto, alla presenza del presidente del Comitato regionale dell’Emilia Romagna della Figc, Paolo Braiati, e dell’ex giudice regionale Biagio Dragone. Tra il pubblico anche il presidente del Comitato di Parma Franco Varoli e il consigliere regionale Ivano Zantei. Dopo il saluto del sindaco Fabio Fecci, l’introduzione ai lavori è stata del direttore generale del Fraore, l’avvocato Simone Alberici, reduce da un master sulla giustizia sportiva che si è tenuto a Milano.
Tanti i temi affrontati nel corso della serata, soprattutto quelli che portano poi alla crisi delle società sportive. Braiati ha spiegato come funziona il rapporto tra dirigenti e giudici, ma ha anche aggiunto che sotto la sua gestione ci si limita alla sola collaborazione istituzionale. Nessuna pressione, insomma, come avveniva in passato, ma totale rispetto delle regole. Curioso il suggerimento del presidente Braiati, quando ha invitato le società sportive a ingaggiare “un giocatore di meno e un segretario di più”, cosa che al giorno d’oggi serve non soltanto a tenere le carte a posto, ma che porta anche qualche punto in classifica. Il disbrigo delle pratiche amministrative, infatti, si rivela di vitale importanza anche per non incorrere in qualche guaio con l’Agenzia delle Entrate.
L’ex giudice Dragone, da parte sua, citando situazioni concrete sconosciute ai più, ha affrontato i temi caldi della serata, rispondendo alle domande dei dirigenti presenti all’incontro.