Controlli serrati in tutto il 2016 da parte dei professionisti dell’Ausl di Parma per garantire la salute pubblica e la sicurezza alimentare. Ad occuparsene il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Parma, attraverso il Servizio Veterinario (Svet) e il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (Sian). Oltre 240 tra professionisti e operatori, che hanno assicurato anche numerose prestazioni a tutela della salute pubblica attraverso i Servizi Igiene e Sanità pubblica e i Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro.
“Il controllo delle filiere produttive dell’economia provinciale è garantito da tempo dai professionisti aziendali, i quali senza le numerose collaborazione con i soggetti produttivi non avrebbero raggiunto l’obiettivo che è comune per tutto il sistema: la qualità e la sicurezza di prodotti, commercializzazione e processi lavorativi”, ha commentato Elena Saccenti, direttore generale Ausl.
Secondo Ettore Brianti, direttore sanitario Ausl Parma, ha invece sottolineato che “un’enorme mole di attività di verifica ha comportato un numero molto contenuto di sanzioni e provvedimenti di contestazione, confermando così l’eccellenza delle produzioni parmensi prime fra tutte l’agroalimentare”.
“L’obiettivo di tutta la nostra attività è quello di essere una risorsa al servizio del sistema produttivo e distributivo, cercando di contribuire per quanto possibile a diminuire il fardello burocratico degli adempimenti necessari a promuovere la qualità e la sicurezza”, ha quindi ricordato Paolo Cozzolino, direttore Dipartimento sanità pubblica Ausl Parma.
“Dal complesso e articolato insieme di attività presentate oggi emerge come il controllo degli impatti per la salute umana e per l’ambiente delle attività produttive abbia dato risultati più che soddisfacenti – il commento di Cesare Azzali, direttore Unione Parmense degli Industriali –. Questo grazie al fatto che all’impegno dei controllori si aggiunge quello dei controllati. E’ importante tuttavia che all’interno dei territori regionali venga garantita la stessa omogeneità, nelle verifiche ai sistemi produttivi locali, in modo da non avere disparità che si possono tradurre in vantaggi competitivi per alcuni e in svantaggi per altri”.
Il Servizio veterinario, in particolare, ha controllato 110 allevamenti suini (su 113) e 1.154 allevamenti bovini (su 1.568). Le ispezioni sui processi produttivi (alimentazione, benessere, uso del farmaco, igiene delle produzioni, anagrafe degli animali) negli allevamenti suini sono state 168 di cui 33 difformi (di gravità varia) pari al 20% (nel 2015, il 19%). Per gli allevamenti di bovini, le ispezioni totali sono state 1.660 di cui difformi 115 pari al 7% (l’anno prima, pari al 6%). Il totale dell’attività di controllo del Servizio ha prodotto 2 sanzioni in altrettanti allevamenti equini, 21 sanzioni in 16 allevamenti bovini con 12 sospensioni di attività per la produzione del latte ad uso caseario.
Nei controlli sugli impianti di produzione di alimenti di origine animale (carni fresche, carni trasformate, prodotti a base di latte), il Servizio veterinario ha controllato: 361 impianti di prodotti a base di carne, con 19.997 verifiche dei processi produttivi (materie prime, strutture e impianti, igiene lavorazioni HACCP ecc.) di cui 501 non conformi pari al 2,5%(nel 2015, il 2,7%); 224 impianti di prodotti a base di latte con 9.670 ispezioni dei processi produttivi (materie prime, strutture e impianti, igiene lavorazioni HACCP ecc.) di cui 364 sono risultate non conformi, pari al 3,8% (il 4,3% l’anno precedente); 9 impianti di macellazione per un totale di 12.680 ore di attività ispettiva (ed una macellazione di 1.062.460 suini e 31.374 tra bovini ed equini). Importante anche l’attività di controllo sull’esportazione verso Paesi terzi dei prodotti di origine animale, con un totale di 166 stabilimenti abilitati all’export presso i quali sono stati emessi 12.918 certificati. I controlli, nel settore della trasformazione degli alimenti di origine animale hanno determinato l’emissione di 13 sanzioni.
Il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione ha effettuato 1.332 controlli in aziende di produzione, somministrazione, distribuzione e commercio di alimenti. Solo 3 i casi di potenziale pericolo per la salute pubblica (contro i 13 del 2015) che hanno comportato proposte di sospensione o revoca dell’autorizzazione all’attività. Sono stati eseguiti 494 campioni di alimenti, nessuno è risultato irregolare. In merito all’attività di controllo svolta sulla qualità dell’acqua potabile della rete pubblica, sono stati effettuati 1.448 prelievi che hanno interessato sia i punti di captazione che gli impianti e le reti di distribuzione unitamente a 20 ispezioni alle strutture di erogazione. Contestualmente, l’Area funzionale di Igiene della Nutrizione del Sian ha effettuato la campagna di sorveglianza sanitaria sul campione di popolazione scolastica individuato (556 bambini). E’ stata effettuata anche attività di vigilanza, controllo e formazione sugli Operatori del settore alimentare in materia di celiachia, è stata assicurata la partecipazione ai progetti regionali sui corretti stili di vita (“Paesaggi di Prevenzione”, “Scegli con gusto e gusta in salute”, “Una Comunità che guadagna salute”) ed è stata regolarmente svolta l’attività di controllo sulla ristorazione scolastica, in relazione all’applicazione degli standard quali e quantitativi ai menù, così come previsto dalla normativa regionale. La funzione di prevenzione e contrasto dell’obesità è stata esplicata attraverso l’attività dell’ambulatorio di dietetica e counselling nutrizionale dedicato alla fascia di età adulta (18 – 50 anni) ed è stato istituito l’ambulatorio pediatrico dell’obesità. Entrambe le attività si svolgono alla Casa della Salute “Parma Centro”.
Il Servizio di Igiene e Sanità pubblica si è occupato dell’area profilassi e malattie infettive, con vaccinazioni e consulenze sanitarie per viaggi internazionali (4.485 persone); con 3.381 notifiche di malattie infettive (es. dengue, west nile, tubercolosi, salmonellosi, ecc.) per le quali il servizio ha garantito 3.426 interviste; sono state 23.863 le dosi di vaccini somministrate (esclusa la vaccinazione antinfluenzale). L’area igiene del territorio e ambiente costruito ha garantito attività di sorveglianza sanitaria ed epidemiologia ambientale (sorveglianza inceneritore di Parma e indagine area di Rubbiano); 1.375 le ispezioni in strutture di uso collettivo (scuole, alberghi, strutture sportive, sanitarie, socio-assistenziali, ecc.); 127 i pareri su strumenti urbanistici e nell’ambito di autorizzazioni ambientali e 177 le Conferenze di Servizio; 480 i pareri per autorizzazioni in ambiente confinato e 53 le Conferenze di Servizio.
La tutela e la promozione dell’attività fisica e la medicina dello sport, realizzata attraverso la partecipazione a progetti di promozione dell’attività fisica (PassiOn, Paralympic, Palestra Sicura Prevenzione e Benessere) rivolti a tutta la popolazione e anche ad adolescenti con grave disabilità; le visite di idoneità alla pratica sportiva (9.021); la prescrizione ed il monitoraggio di attività fisica a soggetti con patologie croniche (63). Inoltre la medicina legale, con l’attività delle commissioni per l’accertamento della disabilità (1.213 sedute di commissioni e 10.255 visite); le visite di idoneità alla guida per soggetti con patologie (6.268); gli accertamenti ambulatoriali (8.612 visite); la certificazione per astensione anticipata dal lavoro per lavoratrici in gravidanza (786).
Il Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro ha controllato 2.095 aziende di cui 1.158 operanti in edilizia, con 709 cantieri ispezionati. Sono stati redatti 415 verbali, di cui 231 di prescrizione, 29 di disposizione e 147 di sanzione amministrativa; 8 sono stati i sequestri (14 nel 2015). I proventi 2016 per il pagamento di 758 sanzioni comminate sono stati di 426.644 euro e di circa 68.000 euro per le sanzioni amministrative. I pareri espressi su documentazioni trasmesse da Aziende, Comuni, ecc., su specifici progetti (insediamenti produttivi, gas tossici, ecc.) sono stati 383; 2.389 è il numero di visite effettuate dal Servizio, di cui 416 dall’ambulatorio specialistico di Medicina del Lavoro; 376 gli incontri effettuati con le figure del sistema di prevenzione aziendale. Con la quota del 9,9% raggiunta nel 2016, è stato superato l’obiettivo assegnato dalla Regione del 9% annuo delle PAT controllate (Posizioni Assicurative Territoriali attribuite dall’Inail ad ogni unità locale, che ha pagato il premio assicurativo al momento di inizio attività).