Sarà la Corte di Cassazione a decidere se Alessandro Cimino doveva restare al comando della Polizia municipale, oppure se ha ragione il sindaco Federico Pizzarotti che alla scadenza dei sei mesi di prova non gli ha confermato l’incarico preferendogli l’attuale Gaetano Noè. Cimino, dopo aver perso il ricorso davanti al tribunale di Parma e in appello a Bologna, ha infatti deciso di ricorrere alla Suprema Corte. E lo stesso faràò il Comune di Parma, forte già di due giudizi positivi.
Cimino era stato incaricato nel maggio 2012 dall’allora commissario straordinario Mario Ciclosi, ma a novembre dello stesso anno l’amministrazione Pizzarotti ha ritenuto di non rinnovare l’incarico. Una decisione che ha innescato il lungo iter giudiziario sul quale la Cassazione dovrebbe scrivere la parola fine.