Scandalo sanità, il rettore Borghi: “Fatto solo gli interessi dell’Università”

Scandalo sanità, il rettore Borghi: “Fatto solo gli interessi dell’Università”

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Con una lettera indirizzata a tutto il personale docente e tecnico-amministrativo dell’Università di Parma, il rettore Loris Borghi ribadisce di aver operato per il bene dell’Università di Parma, la cui “credibilità e il prestigio” non possono “essere scalfiti da situazioni che riguardano singoli soggetti“.

Non posso non rilevare su questa vicenda interpretazioni in qualche caso fuorvianti e strumentali tese a squalificare il ruolo dell’Università e della sua governance. Eventuali gravi e disdicevoli comportamenti dei singoli non possono ricadere sulla reputazione di un’intera istituzione e di chi la rappresenta“, scrive tra l’altro il rettore Borghi.

Per quanto riguarda la mia situazione personale in riferimento alla vicenda del trasferimento di un ricercatore a tempo indeterminato da un’Università ad un’altra, risponderò a chi di dovere con il massimo della collaborazione, ribadendo che l’operato svolto è stato improntato esclusivamente al bene e agli interessi dell’Università“, sottolinea il Magnifico, riferendosi all’avviso di garanzia ricevuto nell’ambito dell’inchiesta Pasimafi che ha portato agli arresti il professor Guido Fanelli e altre diciotto persone.

Sono convinto che il quadro informativo che l’Ateneo sta fornendo e continuerà a fornire, vi consentirà una conoscenza delle vicende in corso il più possibile oggettiva e basata sulla effettiva realtà dei fatti, capace di decantare facili suggestioni senza alcun riscontro o ancor peggio vere e proprie informazioni a carattere strumentale – scrive ancora Loris Borghi -. Ai dipendenti inconsapevolmente coinvolti e che hanno solo doverosamente assolto i loro compiti istituzionali, esprimo la vicinanza mia e di tutto l’Ateneo. Chi non ha fatto nulla di male non deve sentirsi colpito o abbandonato. Sarà mia cura presentare e dare ragione di tale situazione agli organi di Ateneo di prossima convocazione, Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, per condividere con tutti i vostri rappresentanti non solo il quadro informativo disponibile ma anche le scelte e i comportamenti da adottare nell’immediato futuro”.

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