Il genero ruba materiale in azienda, il suocero lo denuncia. A finire nei guai, G.G., 43 anni, residente in provincia, denunciato a piede libero dalla Squadra mobile per furto aggravato e continuato ai danni dell’azienda per la quale lavorava da un decennio come collaudatore. Nella ditta nessuno si era mai accorto di nulla fin quando il dirigente ha ricevuto la telefonata di un uomo che si è presentato come suocero di G.G. e lo ha informato che il genero aveva portato a casa diverso materiale. L’uomo ha anche inviato tramite Whats App foto e filmati del materiale, nelle quali il dirigente ha riconosciuto alcuni pezzi soggetti a brevetto e quindi non potevano avere una provenienza diversa.
I due uomini hanno poi fissato un incontro per la mattina del 2 maggio per visionare dal vivo tutto, ma il suocero ha poi disdetto sostenendo che il 43enne durante il weekend aveva fatto sparire tutta la merce. Inevitabile, a quel punto, la denuncia alla Squadra mobile da parte del dirigente dell’azienda, che ha così fatto partire le indagini ufficiali.
Gli agenti hanno subito verificato che l’utenza telefonica dalla quale era partita la chiamata ricevuta dal dirigente era in effetti intestata al suocero del collaudatore, quindi – mandato della Procura alla mano – si sono presentati in azienda dove hanno prelevato G.G. per una perquisizione domiciliare. Il 43enne ha prima negato di aver mai prelevato cose sul lavoro, ma poi è crollato davanti all’evidenza ammettendo i furti con i quali avrebbe voluto mettere su una piccola officina.
La Squadra mobile ha quindi recuperato materiale vario per circa 20 mila euro e per il 43enne è arrivata la denuncia a piede libero.
