«Per la stampa locale sembra che la gente abbia già deciso chi mandare al ballottaggio, ma è pura fantapolitica. Non è così: chi vince lo decidono i cittadini e non i giornali e le televisioni”. Così Luigi Alfieri ha esordito durante la presentazione del programma elettorale della lista civica Alfieri per Parma. Il candidato sindaco ha poi spiegato che «basta analizzare i numeri, nel 2012 Federico Pizzarotti, candidato per il Movimento 5 Stelle, è andato al ballottaggio con il 19% e in questa competizione 2017 i 5 Stelle si presentano ancora con lista e candidato ufficiale. Chi ci dice che il patrimonio di voti non si divida fra Pizzarotti e grillini? Pizzarotti potrebbe scendere sotto il 18 e in questo caso potrei batterlo. La competizione è molto aperta, credo sarebbe corretto interrompere questo gioco, ci sarà tempo per il ballottaggio dopo l’11 giugno».
Il programma elettorale della lista civica guidata dal candidato sindaco Luigi Alfieri è stato illustrato stamane nella sede di via Langhirano.
«Parma è la nostra città e come tale è la casa di tutti i parmigiani. Quindi bisogna amarla, rispettarla e proteggerla, come ognuno ama, rispetta e protegge la propria abitazione. Per questo abbiamo pensato il programma come una casa con tante stanze e per ognuna abbiamo sviluppato un punto – sottolinea Alfieri -. La sicurezza è nelle prime pagine ma il nostro programma è davvero vasto. Parto dai giovani: l’emergenza delle baby gang, l’assalto al liceo Sanvitale e molti altri eventi negli ultimi anni ci dimostrano che in una certa frangia di ragazzi c’è un problema di disagio, di vuoto e noia, problemi che la crisi non ha fatto che accrescere. C’è bisogno di spazi e di eventi gratuiti per i ragazzi. Io immagino un luogo una “zona libera” dove i i giovani possano leggere, studiare, fare e ascoltare musica e magari anche potersi bere una birretta, ma a prezzi calmierati».
Alle domande sugli interventi per garantire la sicurezza Alfieri ha risposto commentando la legge Minniti: «Non è sufficiente perché con il Daspo non c’è la possibilità di erogare sanzioni penali ma solo amministrative, però la nuova normativa dà molti poteri al sindaco all’interno del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza. D’ora in avanti si potranno fare patti integrati con il prefetto e metter in rete la Polizia Municipale con la Polizia di Stato. Soprattutto, questa legge lega chiaramente il decoro urbano alla sicurezza, cosa che vado dicendo da molto tempo».
Molto ampio il programma sul welfare: «Non lo reputo una spesa, ma un investimento. Io penso a un welfare generativo. Faccio un esempio, parliamo di asili, nella fascia di età 0-3 anni si forma la personalità degli individui per cui è importantissimo che i bambini frequentino l’asilo nido. Oggi solo il 50% dei bimbi di Parma vi accede, anche perché sono molto costosi, questo non va bene».
Il programma è contenuto in una settantina di pagine, le prime delle quali sono dedicate alla sicurezza: diverso impiego della Polizia municipale, più illuminazione e più occhi sulla strada con l’impiego di volontari. Ed ancora Polizia predittiva capace di prevenire la criminalità e persino l’adozione di telecamere da parte dei cittadini. Al secondo punto c’è invece il turismo, da sviluppare con maggiori collegamenti, grandi mostre e la qualifica di Città protetta Unesco. Al terzo posto, i rifiuti: basta sacchetti nelle strade e maggiori controlli. Si parla poi di potenziale la tecnologia, del volontariato, del welfare, dell’urbanistica, degli impianti sportivi e tanto altro ancora.