5-6 Maggio – Chauhan dirige la Filarmonica Toscanini, da “Warum?” a Bruckner

5-6 Maggio – Chauhan dirige la Filarmonica Toscanini, da “Warum?” a Bruckner

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Penultimo appuntamento, all’insegna del contemporaneo ma anche del grande magistero sinfonico, con l’edizione 2016/2017 di Nuove Atmosfere. Venerdì 5 e sabato 6 maggio, con inizio alle 20.30 ed inseriti rispettivamente nel Turno di abbonamento Verde e in quello Rosso, la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Alpesh Chauhan presenterà ai suoi abbonati Warum? di Sofia Gubaidulina, realizzata nel 2014 per flauto basso, clarinetto basso e archi, e la Sinfonia n. 9 in re minore di Anton Bruckner, ultimo, misterioso e monumentale esito del grande compositore austriaco, scritta tra il 1891 ed il 1894 ma lasciata incompiuta dall’autore.

Si tratta di due brani molto diversi tra loro nell’organico strumentale e nel tempo ma accomunati da un anelito interiore che deriva dall’anima stessa dei due compositori. Sofia Gubaidulina, russa, nata nel 1931, è una dei massimi compositori viventi: Warum ? «Perché?»: è la domanda che  ritorna spesso, e spesso senza risposta, nel Così parlò Zarathustra. Pensando al libro di Friedrich Nietzsche, ma anche alle troppe tragedie del nostro tempo, Sofia Gubaidulina ha voluto chiamare così la sua recente composizione. Il lavoro è pensato per due solisti, flauto e clarinetto (Massimo Mercelli, che la interpretò in prima mondiale, e Miriam Caldarini, clarinetto della Filarmonica Toscanini) e venti strumenti ad arco.

Piena di significati e della consapevolezza della fine è l’ultima sinfonia di Bruckner, la Nona, che nel numero ha il limite invalicabile sancito da Beethoven e rispettato da Mahler, da Schubert, da Dvořák. Dedicata “al buon Dio”, ha in sé il mistero della sua incompletezza oltre ad un possente organico strumentale e ad una durata bruckneriana (un’ora nella versione originale che sarà presentata all’Auditorium Paganini, ottanta minuti in quella completata da due studiosi italiani nel 1985). Bruckner visse sino al 1896 ma raccomandò sempre di eseguire il suo splendido e precedente Te Deum come movimento finale della Sinfonia, dandole quell’impronta corale che non può che ricordare il capolavoro di Beethoven, anch’esso Nona. Non diede però spiegazioni, così oggi è impossibile sapere se fu davvero la morte a impedire l’ultimo movimento o invece una volontà dell’autore che da un lato echeggiava l’Incompiuta schubertiana e dall’altro, essendo sempre stato un compositore lento nello scrivere, percepiva l’impossibilità di terminare il suo ultimo lavoro.

Alpesh Chauhan, direttore designato della Filarmonica Toscanini, è, ad appena 27 anni, uno dei più interessanti direttori della più recente generazione. Già ospite dei BBC Proms e della Philharmonia Orchestra e reduce da un trionfo al Barbican con la London Symphony Orchestra e dal debutto operistico con Turandot, Chauhan sarà presto in patria per dirigere la Royal Scottish National Orchestra e la City of Birmingham Symphony Orchestra, dove ha iniziato la sua carriere come assistente di Andris Nelsons

Massimo Mercelli si è diplomato giovanissimo, con il massimo dei voti, presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna. Allievo dei celebri flautisti Maxence Larrieu ed André Jaunet, a diciannove anni diviene primo flauto al Teatro La Fenice di Venezia. Suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche del mondo: Carnegie Hall di New York, Herculessaal e Gasteig di Monaco, Teatro Colon di Buenos Aires, Concertgebouw di Amsterdam, Auditorium RAI di Torino, Victoria Hall di Ginevra, San Martin in the Fields e Wigmore Hall di Londra, Parco della Musica di Roma, Filarmonica di San Pietroburgo, Filarmonica di Varsavia, Čajkovskij Hall di Mosca, e nei Festival di Ljubljana, Berlino, Santander, Vilnius, San Pietroburgo, Bonn, Festival Cervantino, Rheingau, Gerusalemme, Varsavia. Direttore artistico e fondatore dell’Emilia Romagna Festival, dal 2001 fa parte del comitato direttivo della European Festivals Association (EFA) e nell’aprile 2011 è stato eletto vice presidente della prestigiosa associazione europea.

Miriam Caldarini si è diplomata con il massimo dei voti al Conservatorio “A.Boito” di Parma e si è perfezionata presso i corsi dell’Orchestra Giovanile Italiana e dell’Accademia della Fondazione Toscanini con Alessandro Carbonare, Corrado Giuffredi e Giovanni Riccucci. Presso la Scuola di Musica di Fiesole si è inoltre dedicata allo studio della musica da camera con musicisti quali Andrea Nannoni, Manuel Zigante, Guido Corti, Renato Rivolta e Piero Farulli. Nel 2004 è stata invitata dal M° Claudio Abbado a prendere parte alla neonata Orchestra Mozart con la quale ha collaborato regolarmente e ha partecipato ad importanti progetti e registrazioni per la Deutsche Grammophon. Ha fatto parte della Lucerne Festival Orchestra e ha suonato anche con i Solisti della Mahler Chamber Orchestra e con l’Orchestra da Camera di Mantova. All’attività con lo strumento moderno affianca dunque collaborazioni con gruppi specializzati nell’esecuzione su strumenti antichi, quali Das Freiburger Barockorchester e l’ Ensemble Zefiro.

I  biglietti sono già in vendita presso la biglietteria del Teatro Regio di Parma (Strada Garibaldi 16, tel. 0521-203999, [email protected]), la biglietteria dell’Auditorium Paganini (0521-391379) aprirà invece alle 19 in entrambe le serate.

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