Zebre – Leinster, Guidi: “Paghiamo gli errori. Bergamasco? Io scelgo giocatori motivati”

Zebre – Leinster, Guidi: “Paghiamo gli errori. Bergamasco? Io scelgo giocatori motivati”

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20160228_175946Gianluca Guidi questa volta, al di là della sconfitta che contro una squadra come Leinster ci può sempre stare, non è soddisfatto e non fa nulla per nasconderlo. L’head coach delle Zebre però non butta via tutto, anzi, e invita il gruppo a non disunirsi ben sapendo che il progetto bianconero è ancora lungo.

Ci sono certi giocatori stanno sinceramente sviluppandosi bene, altri che fanno fatica, lo sapevamo – dice Gianluca Guidi -. In un momento abbiamo pagato caramente, in altri abbiamo regalato qualcosa tipo oggi. Dobbiamo essere bravi a prendere quanto di buono questo momento dà, a non disunirci altrimenti perdiamo la confidenza che un po’ stiamo perdendo, e a continuare a svilupparci sapendo che abbiamo una partita in meno (da recuperare quella contro Glasgow, nda) e soprattutto che questo è un progetto che deve articolarsi su tre anni e che rispetto alla partenza ci sono già belle cose e dobbiamo migliorare quelle in cui manchiamo, come oggi, cinismo, mete regalate, situazioni veramente non consistenti e organizzative. Penso che in questo momento – aggiunge il tecnico delle Zebre – stiamo capendo tanto rispetto a momenti in cui l’entusiamo e magari certi giocatori che hanno fatto un grande exploit, nascondevano certe cose. Dobbiamo capire che la profoindità di una rosa la costruisce negli anni, dobbioamo capire che non possiamo sbagliare il singolo reclutamento di un giocatore, dobbiamo capire che ci sono delle aree dello staff da implementare se vogliamo rivaleggiare con questi avversari. Secondo me l’obiettivo delle Zebre è rivaleggiare con queste squadre“.

La partita con Leinster, decisamente migliore e non solo nel punteggio rispetto a quella d’andata del 13 febbraio scorso, lascia certo l’amaro in bocca, ma anche tante indicazioni per coach Guidi.

Siamo andati un po’ a fasi alterne. A me sinceramente la partita mi lascia molto deluso: quando perdi devi essere dispiaciuto se vuoi crescere a livello di cultura e comunque di ambizione – chiarisce Gianluca Guidi -. La chance per rivaleggiare contro Leinster oggi l’abbiamo avuta, pagando caro certe scelte individuali. Sono riflessioni che dobbiamo fare e penso che sia anche abbastanza chiara la direzione in cui dobbiamo andare a operare nel prossimo futuro, cioè questa estate. Mi fa piacere per certi giocatori su cui non avevo dubbi, come Semenzato e Ruzza, e dobbiamo andare avanti così sviluppando più giocatori possibili sapendo che questo è un progetto che si sviluppa in più anni”.

L’assenza di giocatori – infortunati o in azzurro – insomma non deve diventare un alibi, né chi è andato in campo ha in qualche modo sfigurato. Tutt’altro.

Ho detto ai ragazzi che per ampi tratti giochiamo alla pari, poi regaliamo situazioni che ci fanno male – spiega Guidi -. La profondità della rosa è importante, ma non soltanto questa, anche certe situazioni che dobbiamo incrementare se vogliamo rivaleggiare e questa squadra ha come obiettivo quello di volersela giocare con tutti. Dobbiamo come sempre far seguire i fatti alle parole, ma in questo momento ci sono delle situazioni che non ci permettono di rivaleggiare. Mi sono complimentato con i ragazzi, con i permit in particolare, con Ruzza e Semenzato, che meritano questo palcoscenico. Mi auguro che quanto prima sia le Zebre che Treviso possano darglielo. A dimostrazione che anche i giocatori italiani quando chiamati in causa non tradiscono”.

Coach Guidi, fermo restando l’importanza del progetto che prevede di tirare fuori quanti più giovani possibile, non ritiene che in questo momento caratterizzato dalle tante assenze tra infortunati e nazionali, l’esperienza di un giocatore come Mirco Bergamasco potesse servire?

Penso che questa squadra sia un mix tra giocatori esperti e giocatori giovani. Se poi in un momento un giocatore è bravo ed è giovane può anche essere esperto. Secondo me Marcello Violi, lo stesso Carlo Canna ed Edoardo Padovani sono giocatori che hanno fatto benissimo a questo livello. Noi cerchiamo la motivazione che è il motivo per l’azione, io i giocatori li scelgo così: quelli che hanno motivazione. Ma motivazione con i fatti, non con le chiacchiere”.

Il migliore in campo di oggi Federico Ruzza è soddisfatto della gara. E ha ragione. ”Ce la siamo giocata alla pari, ha vinto la squadra che ha commesso meno errori – ha sottolineato il giovane delle Zebre -. C’è rammarico perché 2 o 3 mete subite sono venute da distrazioni ed errori banali. Siamo dispiaciuti per il risultato, il punteggio finale poteva essere più vicino con meno regali da parte nostra. Nel primo tempo non abbiamo gestito bene il possesso in attacco; siamo cresciuti nella parte centrale del secondo tempo rimanendo molto nei loro 22. Nel primo tempo – continua Ruzza – c’è stato molto più gioco tattico, gestito forse meglio da parte degli irlandesi. L’approccio è stato diverso rispetto a Dublino: mettendo in campo una prestazione migliore rispetto a due settimane fa. Ci mancano giocatori d’esperienza in questa finestra del Sei Nazioni che però da minuti in più per tutti, soprattutto per noi più giovani che possono fare esperienza in queste gare di alto livello. Un periodo sicuramente duro che però serve a tutti per crescere“.

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