Alla mezzanotte e mezza circa del 18 aprile, le Volanti della Questura di Parma sono intervenute in viale Piacenza, all’altezza dell’incrocio con via Buffolara, su richiesta di un cittadino albanese, pluripregiudicato e regolarmente residente in città, il quale aveva appena segnalato al 113 un tentativo di rapina nei suoi confronti. Nel rincasare, la vittima aveva notato due persone all’interno della sua Jeep Grand Cherokee parcheggiata in strada. Avvicinatosi per capire cosa stesse accadendo, si era accorto che il vetro posteriore destro dell’auto era abbassato ed in effetti dentro l’abitacolo c’erano due uomini a lui sconosciuti, seduti sui sedili anteriori. Immediatamente aveva urlato ai due di scendere. Di tutta risposta, l’uomo seduto al posto guida gli aveva puntato contro un cacciavite urlando frasi incomprensibili in lingua straniera.
Chiamato il 113, i due erano scesi dall’auto ed avevano iniziato ad allontanarsi a piedi verso via Bernini. In attesa dell’arrivo della Polizia, la vittima seguito i due, perdendoli però di vista in fondo a via Guidotti. Dopo poco, però, i due sono tornati indietro per cercare di strappargli di mano la valigetta contenente un notebook, che aveva con sé mentre rincasava. Uno dei due lo teneva fermo, mentre l’altro ha tentato di strappargli di mano con forza la valigetta colpendolo anche con dei pugni. La vittima ha tentato di rifugiarsi in macchina, ma è stato colpito con dei sassi ed altri oggetti. I due poi si sono dati alla fuga.
Giunte sul posto dopo pochi minuti, acquisite le descrizioni dei due fuggitivi le Volanti li hanno intercettati e bloccati in viale Piacenza, riconosciuti immediatamente dalla vittima come i due autori del fatto. Condotti in Questura, i due sono stati identificati per S.E.A., 30 anni, e B.A.R., 31enne, entrambi tunisini e pluripregiudicati, irregolari e senza fissa dimora. I due sono stati quindi tratti in arresto per tentata rapina aggravata in concorso e trasferiti in carcere in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.