Sedici lunghi anni di violenze ai danni della compagna prima e della moglie dopo. Neppure la nascita della loro bambina aveva spento l’istinto bestiale di quell’uomo spesso ubriaco. Un 38enne parmigiano è stato condannato adesso – con rito abbreviato – ad appena un anno, 4 mesi e 20 giorni di reclusione con l’accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate. Al netto dello sconto di un terzo della pena per il rito abbreviato, tutta qua la sanzione per 16 anni d’inferno durante i quali sono volati insulti, umiliazioni, minacce esplicite di morte. Tutto fin quando la donna, oggi 42enne, stanca e consapevole che quell’uomo non sarebbe mai cambiato, nel dicembre 2015 ha deciso di lasciare casa insieme alla sua bambina. Appena 24 ore, però, e torna sui suoi passi. L’estremo tentativo di ricostruire qualcosa, ma tutto naufraga subito e la donna annuncia al marito l’intenzione di divorziare. Da quel momento, arrivano anche le violenze fisiche. Il marito arriva persino a metterle le mani al collo, ma i genitori di lei subito intervenuti riescono a farlo andare via. Ma la persecuzione continua, quindi la donna si rivolge al Centro antiviolenza e scatta la denuncia. Adesso la condanna dell’uomo.