“Uno straordinario successo di pubblico, con oltre 350 persone, molte delle quali purtroppo costrette a seguire in piedi, per un evento che speriamo possa rilanciare un dibattito, quello sulla cultura a Parma, attualmente fuori dall’agenda politica di praticamente tutti i candidati”. Emanuele Bacchieri, candidato sindaco per CasaPound Italia, commenta così l’incontro con Vittorio Sgarbi all’Hotel Parma & Congressi.
“Senza paura di smentita – sottolinea ancora Bacchieri – siamo ad oggi gli unici che possono dire di aver affrontato l’argomento, grazie alla presenza di un ospite di rilievo internazionale che abbiamo invitato Parma affinché potesse offrire la sua visione sul futuro culturale della città. La conferenza di Sgarbi è stata veramente piacevole e stimolante, siamo orgogliosi di aver offerto ai cittadini una giornata così, e di averlo fatto con un confronto tra uomini liberi, ma soprattutto in forma del tutto gratuita per i partecipanti“.
“Parma – prosegue – era e rimane una città d’arte, di lirica e di cultura, anche se spesso manca una programmazione di ampio respiro che coinvolga tutti gli attori e sfrutti appieno le potenzialità di cui disponiamo”. Bacchieri pensa ad esempio “a due eventi del passato citati da Sgarbi ma che non hanno poi avuto successive repliche, forse perché è mancata perfino la consapevolezza di cosa poter fare: parliamo delle mostre su Parmigianino e Correggio, che se eletti ci impegniamo a riportare in città sotto nuove vesti che indaghino i rapporti di questi con artisti come Michelangelo e Leonardo”.
Una proposta, questa, lanciata proprio da Vittorio Sgarbi, che ha sottolineato l’importanza delle mostre allestite a Parma ormai quasi un decennio fa, capaci di muovere le masse con decine di migliaia di visitatori in arrivo da ogni dove.
“Con Sgarbi – conclude Bacchieri – ci siamo anche confrontati sulle nostre altre proposte, dalla ‘Verdi Card’ all’utilizzo del Ponte Nord per mostre temporanee, ricevendo commenti positivi: segno che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta per ricominciare davvero a pensare ad una Parma città di cultura”.