Ci sarà molto meno pomodoro nel 2017 rispetto allo scorso anno nel Nord Italia, ma sarà un quantitativo che si preannuncia in linea con gli obiettivi di una corretta programmazione scongiurando così le penali per l’eccesso di produzione. Sono queste le prime importanti indicazioni che giungono dalla consegna dei contratti all’Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia.
L’analisi dei 145 contratti depositati all’Oi mostra che la superficie contrattata, dalle Organizzazioni di produttori (Op) associate all’Oi, è pari a 33.733 ettari, in calo di 6.548 ettari rispetto allo scorso anno (-16,25%), in linea con i quantitativi programmati in occasione della sottoscrizione dell’accordo quadro ad inizio marzo.
“Allo stato attuale i dati raccolti dall’Oi – commenta il presidente dell’Organizzazione interprofessionale Tiberio Rabboni – mettono in evidenza la netta contrazione di superfici di pomodoro rispetto allo scorso anno quando si registrò un esubero di produzione con conseguenti penali per i produttori e difficoltà di collocamento dei derivati sui mercati per i trasformatori. Come Oi – aggiunge Rabboni – abbiamo verificato che gli impegni fissati dai singoli contratti tra Op e trasformatori sono in linea con l’obiettivo generale previsto dal Contratto Quadro d’Area del Nord Italia. Ora l’Oi provvederà a convertire quanto contrattato in obiettivi di produzione per singola Op, obiettivi superati i quali scatterà l’addebito della penale di 20 euro a tonnellata previsto dal contratto quadro”.