Il sopralluogo dei Carabinieri del Nucleo operativo ecologico e del sostituto procuratore Giuseppe Amara alla Laminam di Borgotaro ha prodotto il primo risultato. La Procura della Repubblica di Parma ha aperto un fascicolo d’indagine, iscrivendo nel registro degli indagati il responsabile dell’azienda di ceramiche. Ipotizzati, al momento, i reati di getto pericoloso di cose e di lesioni personali. Il primo relativo alle emissioni maleodoranti che ormai da settimane ammorbano la zona, il secondo perché alcuni residenti avrebbero accusato fastidi tali da rivolgersi al medico.
Sotto esame, ancora, il materiale raccolto dai Carabinieri del Noe nella fabbrica e nelle zone circostanti, compresa la scuola di San Rocco che sorge a poca distanza dalla fabbrica. Anche alcuni bambini avrebbero accusato problemi agli occhi e alla gola attribuiti alle emissioni, ma l’Arpa e le autorità sanitarie hanno sempre sostenuto che non ci sono motivi di allarme.
Il reato di getto pericoloso di cose è stato di recente esteso dalla Cassazione anche al semplice caso di “puzza”. Una famiglia è stata infatti condannata per il forte odore di fritto che infastidiva altri condomini.
