PARMA – ANCONA 0-2
Marcatori: 62′ Frediani, 93′ Del Sante
Parma Calcio: Frattali; Iacoponi, Lucarelli, Di Cesare, Ricci (46′ Nocciolini); Corapi, Scozzarella (81′ Simonetti), Scaglia; Baraye, Mazzocchi (61′ Scavone), Calaiò. A disposizione: Zommers, Fall, Saporetti, Nunzella, Coly, Messina, Munari, Sinigaglia, Edera. All. D’Aversa
Ancona: Anacoura; Barilaro, Ricci (74′ Kostadinovic), Cacioli, Daffara; Gelonese, Bambozzi, Zampa; Frediani, Paolucci (72′ Del Sante), Voltan (56′ Agyei). A disposizione: Scuffia, Di Dio, Forgacs, Ricci, Bartoli, Djuric, Bariti, Mancini, Momentè. All. De Pastre
Arbitro: Lorenzo Bertani di Pisa
Assistenti: Lorenzo Biasini e Luca Bianchini di Cesena
Note: corner 7-1; ammoniti Ricci al 41′, Scozzarella al 57′, Gelonese al 59′
C’è poco da dire e non ci sono scuse: l’ultima in classifica ha messo sotto il Parma dei sogni promozione e lo ha fatto con pieno merito. Onore alla squadra di mister Tiziano De Patre, nessuna scusante per gli uomini di mister Roberto D’Aversa. Prima i crociati regalano un tempo senza combinare granché, poi provano a stringere i tempi nella ripresa e si espongono ai continui contropiedi degli ospiti. Il Parma conferma di avere un grosso handicap con le squadre meno quotate, soprattutto allo stadio Tardini.
Mister Roberto D’Aversa – erroneamente convinto che i suoi hanno imparato le recenti lezioni – prova un leggero turnover lasciando a riposo Munari, Scavone e Nocciolini, in campo Ricci in difesa e Scaglia sulla linea offensiva nel classico 4-3-3. Ma i crociati ce la mettono tutta per complicarsi la vita, alimentando la suspense sugli spalti come in un film in cui solo la speranza invita al lieto fine. Ma quello andato in scena oggi al Tardini è un vero e proprio horror.
Un primo tempo sottotono, ritmo lento e nessuna accelerazione in grado di far male sia pur potenzialmente. In partite come queste è fondamentale mettere subito in ghiaccio il risultato per non trovarsi poi a dover sostenere un assalto finale con davanti 11 giocatori arroccati sulla difensiva. Ma al Parma Calcio va così. Quindi persino l’Ancona in arrivo da sette sconfitte consecutive, infarcito di ex Parma tra cui Cacioli, prende coraggio e prova a mettere in difficoltà i gialloblu. Nulla di che, ovviamente, tanto che il taccuino nei primi 45′ rimane pressoché intonso.
Degni di nota soltanto il tiro di Scozzarella all’11’, dopo un triangolo con Mazzocchi, respinto dalla muraglia dorica. L’Ancona replica al 13′ con il suo bomber Frediani che spedisce sul fondo un pallone crossato da Voltan. Al 24′ sono ancora gli ospiti a portarsi minacciosamente al limite dell’area crociata, Di Cesare in maniera scomposta interviene su Voltan e Bertani fischia la punizione. Ci starebbe anche un giallo, ma l’arbitro lascia correre. Da segnalare poi, alla mezzora, l’uscita di Baraye per alcuni minuti, il tempo di tamponare una ferita al volto rimediata in un fortuito scontro di gioco. Al 40′ l’unica vera occasione per il Parma: Scozzarella vede in area Calaiò, lancia alla perfezione, il bomber crociato tira al volo di prima intenzione ma il suo pallone di spegne di poco sul fondo. Al 41′ è Ricci a stendere Paolucci, una sorta di fallo tattico per spezzare un’azione offensiva degli ospiti, e l’arbitro Bertani questa volta tira fuori il cartellino. Il Parma adesso accelera con l’intenzione di andare al riposo in vantaggio. Al 42′ ci prova Baraye dopo il suo solito dribbling ripetuto, ma Anacoura compie il miracolo chiudendo lo specchio della porta.
Questo Parma non deve essere piaciuto molto neppure a mister D’Aversa, così come non hanno funzionato certi meccanismi in fase offensiva. Così la ripresa si apre con in campo Nocciolini al posto di Ricci. Il canovaccio della gara però è lo stesso della prima frazione di gioco. Il Parma non accelera, l’Ancona si difende come può ma con ordine. Senza strafare. Al 49′ quindi tocca a Scozzarella provarci da fuori, ma il suo pallone finisce alto. Un minuto dopo è Nocciolini a tentare da posizione defilata. Adesso il Parma sa che deve stringere i tempi dopo aver regalato praticamente un tempo agli avversari e mister De Patre corre ai ripari: al 56′ fuori una punta, Voltan, dentro un centrocampista, Agyei, per rinforzare la fase difensiva e tentare di inceppare il centro nevralgico del gioco dei crociati. L’Ancona però non rinuncia a brucianti ripartenze, come quella che al 57′ costringe al fallo tattico Scozzarella che finisce sul taccuino dell’arbitro. Sul fronte opposto, 2′ dopo, per lo stesso motivo il giallo viene sventolato a Gelonese, che ha steso Nocciolini dopo essere stato saltato dal bomber crociato. Al 61′ tocca anche a Scavone, che entra al posto di Mazzocchi.
Il Parma continua ad attaccare, ma al 62′ è l’Ancona a passare in vantaggio con il suo uomo di punta, Frediani, che capitalizza al massimo l’assist di Bambozzi, freddando Frattali. La frittata, amara come al solito, è servita. Tardini gelato, squadra imbambolata. Si rivedono fantasmi recenti. Adesso De Patre ci crede davvero e al 72′ manda in campo Del Sante al posto di Paolucci, nel tentativo di sfruttare la profondità.
D’Aversa prova a scuotere la squadra con Simonetti per Sciozzarella, ma adesso ai crociati più che altro serve l’elettroshock. Azioni confuse e poco credibili non spaventano più la retroguardia dell’Ancona. All’87’ ci prova anche Di Cesare dalla grande distanza – ennesimo segnale di una squadra che non ha più forze e soprattutto idee – l’estremo difensore ospite non ha difficoltà a bloccare la sfera. Rapido contropiede dell’Ancona all’89’, con Frattali che esce in maniera disperata su Frediani e Corapi che risolve allontanando il pallone. L’ultimo squillo è di Calaiò al 92′ con il portiere ospite che blocca. Ma l’Ancona non è ancora appagato e all’ultimo istante chiude la gara: contropiede dei biancorossi, palla a Del Sante che in diagonale da posizione decentrata fa secco Frattali. Finisce così, tra i fischi, con l’Ancona che per la prima volta nella storia espugna il Tardini, addirittura con uno 0-2 per nulla rubato. Merito ai dorici per averci creduto fino alla fine nonostante le posizioni in classifica. Per il Parma nessuna scusante. Anzi, sempre più dubbi sulla capacità di questa squadra di affrontare la post season – dove di Ancona, Fano ed altre squadre rognose ce ne sono fin troppe – fino alla finale del 17 giugno.