“Riscontro positivo e colloquio proficuo”, così il candidato sindaco della Lega Nord, Laura Cavandoli, ha definito l’incontro con i commercianti del centro. Questa mattina l’avvocato Cavandoli, insieme al suo staff, è andata a trovare personalmente, uno per uno, sul loro posto di lavoro, numerosi commercianti del centro portando loro un piccolo presente pasquale.
“Ho voluto partire da commercianti ed esercenti proprio per il rapporto famigliare che hanno con i cittadini, per raccogliere opinioni, proposte e problemi – ha spiegato il candidato sindaco – Quasi tutti hanno detto di sentirsi insicuri, sia a casa sia all’interno delle loro attività. In via Mazzini sono arrivati al punto di sentirsi completamente abbandonati dalle istituzioni. Questo è il risultato del lavoro dell’amministrazione Pizzarotti in cinque anni”.
Questa mattina Laura Cavandoli ha quindi incontrato i commercianti e gli esercenti di via Verdi, via Garibaldi, via Mazzini, piazza Garibaldi e via Farini.
“Insicurezza e abbandono sono i sentimenti che purtroppo la fanno da padrone tra i commercianti, Parma e i suoi cittadini non meritano questo – ha proseguito Cavandoli -. Presto presenterò il mio programma elettorale con a capo la questione sicurezza, proprio perché è fondamentale intervenire al più presto”.
Quello di questa mattina è solo il primo dei numerosi incontri che Laura Cavandoli ha in programma per dare voce ai cittadini che, secondo la Lega Nord e il candidato sindaco, finora non sono stati ascoltati.
Ma nel centrodestra il momento è piuttosto difficile. La fuga in avanti della Lega Nord che con Matteo Salvini in persona ha lanciato Laura Cavandoli – “Siamo qua per vincere, non per partecipare”, ha scandito a chiare lettere il segretario nazionale del Carroccio – ha complicato ulteriormente il percorso già molto accidentato nello schieramento di centrodestra che, stando sempre a quanto sostengono i leghisti, in un anno non è riuscito a partorire alcunché. Sarà quindi proprio questo il fine settimana decisivo, dopo il passo indietro dell’architetto rugbysta Massimo Giovanelli e dell’ex sindaco di Medesano Roberto Bianchi, entrambi delusi per il modus operandi. Bisogna trovare un nome, ma a questo punto – e non a torto – difficilmente la Lega potrà fare un passo indietro.