Saranno aperte al pubblico fino al 16 luglio, al Palazzo del Governatore di Parma, Higher Learning e The NY Scene – arte, cultura e nuove avanguardie anni ’70-’80, le due grandi mostre di opere fotografiche con cui Parma dà avvio al suo omaggio di primavera all’icona del rock Patti Smith. Oggi l’inaugurazione, aperta dai saluti del sindaco Federico Pizzarotti, del rettore dell’Università di Parma Loris Borghi, dell’assessore alla Cultura del Comune di Parma Laura Maria Ferraris, e di Diego Saglia, direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma. Presente all’appuntamento anche il fotografo Gianfranco Gorgoni.
Le mostre (l’una con circa 120 fotografie scattate da Patti Smith in giro per il mondo, l’altra con circa 150 immagini di grandi autori legate al clima intellettuale che la stessa Patti Smith ha vissuto a New York) costituiscono l’apertura del tributo di Parma all’artista americana, che all’inizio di maggio sarà in città per un’intensa “tre giorni”: il 3 maggio riceverà la laurea magistrale ad honorem in Lettere classiche e moderne dall’Università, il 4 terrà il concerto Grateful al Teatro Regio e il 5 sarà al Palazzo del Governatore in visita alle esposizioni.
Higher Learning – circa 120 opere scattate in bianco e nero da Patti Smith – prende il titolo da una canzone presente nell’album Land, uscito nel 2002. La mostra è organizzata da Università e Comune di Parma e prodotta da International Music And Arts, ed è patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna. È stata pensata appositamente in occasione del conferimento della laurea ad honorem che l’Ateneo assegnerà a Patti Smith. Higher Learning è un’evoluzione di Eighteen Stations, presentata a New York ed esposta recentemente a Stoccolma. Il progetto originale è stato realizzato in collaborazione con la Robert Miller Gallery di New York e il Kulturhuset Stadsteatern di Stoccolma.
Dopo più di dieci anni dalla sua ultima mostra di opere fotografiche in Italia, con Higher Learning Patti Smith torna a esporre con un’esibizione che ruota intorno al mondo del libro M Train, uscito nel 2015, nel quale descrive quella che è, a tutti gli effetti, una sua autobiografia (“una tabella di marcia per la mia vita”) raccontando dai caffè alle abitazioni in cui ha lavorato in giro per il mondo. Higher Learning è una sorta di meditazione sull’atto della creazione artistica e sul passare del tempo. Le foto ritraggono i letti, le statue, gli strumenti artistici e le lapidi, che sono appartenuti a personaggi che hanno contribuito a formare e sviluppare la cultura dell’umanità, creando una sorta di diario visivo. A Parma, l’unica tappa italiana, l’artista espone anche alcuni scatti non presenti nella mostra di New York e Stoccolma.
Smith utilizza una macchina fotografica vintage Land 250 Polaroid, prodotta alla fine degli anni ’60 con un telemetro Zeiss Ikon. Le fotografie Polaroid di Patti Smith sono stampate su gelatina d’argento in edizioni limitate da dieci. Nell’epoca degli scatti digitali e della manipolazione delle immagini, le sue opere combattono per l’uso della fotografia nella sua forma più classica, come strumento per documentare e fissare per sempre un istante, un momento ritrovato.
All’interno della mostra è allestita anche la Patti Smith’s Library, contenente un centinaio di opere letterarie e cinematografiche che hanno ispirato e guidato il lavoro dell’artista nel corso della sua vita. I libri e i DVD sono a disposizione del pubblico, che può consultarli sul posto. Alcune opere sono anche in vendita nel bookshop, insieme al catalogo della mostra.
La mostra The NY Scene – arte, cultura e nuove avanguardie anni ’70-’80, prodotta da Photology in collaborazione con il Comune di Parma e patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, propone circa 150 immagini legate al clima intellettuale che la stessa Patti Smith ha vissuto nella New York degli anni Settanta e Ottanta. Durante tutti gli anni ’70 New York diventa la capitale mondiale dell’arte contemporanea e la grande affermazione commerciale della Pop Art fa sì che la cultura delle avanguardie cresca nei salotti borghesi della città. La mostra vuole ricordarci quei momenti che New York ha vissuto tra sesso, arte, droga, cultura pop e avanguardie letterarie.
I fotoartisti in mostra sono stati scelti tra tanti che hanno operato in quegli anni in una New York fatta a immagine fotografica. Gli scatti e i video su grandi personaggi pop, cittadini comuni e luoghi creativi e alla moda rappresentano frammenti di memoria di un genere di esperienza che grandi fotografi e artisti come Galella, Ginsberg, Goldin, Gorgoni, Makos, Mapplethorpe e Warhol hanno voluto o saputo affrontare con coraggio e abnegazione.
Alcuni di questi erano profondamente legati a Patti Smith, che ha vegliato Ginsberg sul letto di morte e ha vissuto gli anni più formativi della sua giovinezza assieme a Mapplethorpe.
Negli anni ’70 la fotografia artistica attraversa cambiamenti radicali. La nascita della performance e delle installazioni, nonché dei vari tipi di landart e bodyart, rende la documentazione fotografica indispensabile. La grande rivoluzione che questi artisti hanno saputo cogliere nella “Big Apple” di quegli anni è il primo sintomo di un mondo in cambiamento, quello della “cultura totale”, dello “snobismo di massa”, di una società senza più “middle class”. New York è l’avamposto di questa nuova cultura, in un continuo slittamento downtown – uptown dove la borghesia si innamora della cultura delle avanguardie e le avanguardie vivono grazie ai finanziamenti dei salotti borghesi. Si crea un sistema culturale trasversale fatto di nuove esperienze di una e dell’altra parte: come le visioni poetiche e letterarie della Beat Generation entrano nella musica pop, così la nuova disinibita cultura gay pervade l’arte delle gallerie più rinomate della città.
Le mostre Higher Learning e The NY Scene – arte, cultura e nuove avanguardie anni ’70-’80 chiuderanno il 16 luglio. I biglietti sono in vendita on line tramite il circuito Midaticket dal portale www.midaticket.it e dal sito www.unipr.it/pattismith, e direttamente al Palazzo del Governatore nei giorni e negli orari di apertura.
La mostra a Palazzo del Governatore potra essere visitata dalle 10 alle 18 il martedì, mercoledì, giovedì e domenica, dalle 10 alle 21 il venerdì, sabato e festività. Info: 0521 218929.