Alfieri: inadeguata l’offerta turistica di Parma

Alfieri: inadeguata l’offerta turistica di Parma

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Aperture serali dei musei, con concerti in Galleria e grandi mostre in città. Il candidato sindaco Luigi Alfieri propone una rivoluzione nell’offerta turistica di Parma e boccia l’attuale proposta.

«Un turista in una domenica pomeriggio a Parma dove va?  A meno che non si tratti della prima domenica del mese (col bonus della gratuità), tutte le altre prevedono la chiusura della Galleria Nazionale, del Teatro Farnese e del Museo Archeologico alle 14, per non parlare della Camera di San Paolo che risulta aperta di domenica solo da aprile a giugno», sostiene infatti il leader di Alfieri per Parma.

Che poi rincara la dose: «Esclusi i beni ecclesiastici che per fortuna hanno aperture continuative almeno fino alle 18 (Duomo, Battistero, Museo diocesano), gli altri luoghi d’interesse artistico e storico della città, veri gioielli dell’architettura e dell’arte, non sono visibili al pomeriggio della domenica. È una grossa carenza nell’offerta turistica – sottolinea Alfieri – che andrebbe risolta con accordi tra il Comune e la Soprintendenza, mettendo a disposizione personale – possibilmente competente – che possa consentire l’ingresso pomeridiano. Noi addirittura immaginiamo aperture serali con iniziative quali concerti in Galleria, coinvolgimento dei giovani, visite gratuite». 

Luigi Alfieri vuole portare a Parma anche grandi mostre e cita ad esempio quelle dedicate al Parmigianino nel 2003 e al Correggio nel 2008. Ricordando che in quelle due occasioni «centinaia di migliaia di persone hanno invaso la città e i suoi alberghi. È stato deprimente – aggiunge il candidato sindaco – vedere come la mostra sul Rinascimento parmigiano sia stata organizzata a Roma. Bisogna riproporla a Parma al più presto, arricchita dei tanti tesori che abbiamo in loco e che non sono trasportabili».

«Questo anche e soprattutto per i cittadini che sarebbero i primi a godere dello straordinario patrimonio artistico e architettonico della nostra città – conclude Luigi Alfieri -. Sarebbe un investimento fruttuoso per Parma, sempre partendo dal concetto che anche la bellezza e l’arte sono motori del benessere e leve per la sicurezza. Sono la spinta vitale che allontana la desertificazione dei luoghi, predati altrimenti dalla delinquenza».

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