«Era dai tempi del milione di posti di lavoro di Berlusconi che non si assisteva più a una presentazione così mirabolante, con fuochi d’artificio ed effetti speciali». Questo il commento di Luigi Alfieri, candidato sindaco di Parma non ha paura, dopo aver letto i primi punti del programma elettorale di Effetto Parma e del sindaco Federico Pizzarotti. Alfieri si dice «profondamente sorpreso. Si parla di migliaia di persone che godranno del reddito garantito comunale, ma non si dice né quanti soldi servono per fare tutto questo né dove verranno reperiti».
«Due sono le ipotesi: o in questi anni l’amministrazione ha risparmiato milioni (cosa che un po’ si evince anche dal numero dei tagli dei nastri di questi giorni), oppure si tratta semplicemente di un’operazione di rinomina di erogazioni che già vengono effettuate – sottolinea Alfieri -. Leggiamo nel comunicato di Effetto Parma che ‘L’obiettivo è creare nuovi posti di lavoro, ridare vita a locali sfitti e quindi ai quartieri, anche per contrastare il degrado e l’illegalità’. Ci fa piacere che finalmente il sindaco ammetta che in città esistono degrado e illegalità, come noi di Parma non ha paura sosteniamo da tempo».
Più preoccupato di Alfieri appare invece Fabio Rainieri, consigliere regionale leghista e vicepresidente dell’Assemblea legislativa, secondo cui Pizzarotti starebbe per consegnare soldi agli immigrati.
“Non ne avevamo già abbastanza del reddito di solidarietà inventato dalla Regione Emilia-Romagna targata PD che andrà quasi tutto agli immigrati, perché ora anche Pizzarotti propone il suo reddito garantito che, dalle premesse, non sarà che un’altra misura assistenziale a stragrande direzione straniera”, tuona l’esponente della Lega Nord.
“In Regione come Lega Nord ci siamo opposti duramente a questo tipo di assistenzialismo e così faremo anche a Parma – ha quindi proseguito il consigliere regionale del Carroccio – Si tratta di misure, non tanto per gli ultimi, ma specificamente per gli ultimi arrivati, cioè quegli stranieri senza lavoro che vivrebbero meglio se tornassero nei loro paesi di provenienza. Chiunque, infatti, abbia lavorato una o due mensilità all’anno, supera la soglia che Pizzarotti riprende dal PD in Regione dei 3000 euro di ISEE, ad eccezione, appunto di qualche extracomunitario che risulta incapiente, alle volte senza nemmeno esserlo. Ma Pizzarotti fa ancora peggio del PD perché ha dichiarato di voler dare questo reddito a quelli che non hanno i requisiti per quello regionale, quindi a quelli che non hanno nemmeno il requisito minimale e comunque insufficiente della residenza a Parma da almeno 2 anni. È una vera mancia agli extracomunitari a discapito dei parmigiani che pagano le tasse e vorrebbero più sostegno e servizi per quelli che ne hanno veramente bisogno: primi fra tutti i tanti pensionati che con la minima sono al di sopra della soglia 3000 ma hanno sempre meno aiuti per la loro salute e più in generale per la loro difficile quotidianità”.
“È proprio il caso di dire che se il PD in Regione Emilia-Romagna va nel fosso, i pizzarottiani a Parma ci vogliono sprofondare – ha quindi concluso Rainieri – Questo anche a riprova che PD e Pizzarotti pari sono e che il solo auspicato cambiamento in Comune a Parma si potrà avere con la Lega Nord ad amministrare”.