Per i parmigiani è in arrivo un nuovo aumento sulla Tari, la tariffa dei rifiuti. Qualcosa come 76 centesimi in più al chilo di indifferenziato, che per una famiglia media potrebbe voler dire un aumento in bolletta di 76 euro.
“Se quanto uscito dalla riunione congiunta delle commissioni Bilancio e Ambiente del Comune di Parma sarà confermato potremo davvero dire che i cittadini di Parma sulla questione rifiuti sono stati beffati tre volte – tuona il consigliere Roberto Ghiretti -. A suo tempo ci fu raccontato che l’apertura dell’inceneritore avrebbe comportato minori costi in bolletta, alzi la mano chi se ne è accorto! In seguito il sistema di raccolta con tariffazione puntuale ci è stato sempre venduto come un’opportunità di risparmio per le famiglie più virtuose, salvo che poi alla prova bolletta, l’unica che conta, abbiamo visto tutti che i risparmi erano nell’ordine di qualche euro se va bene. Adesso, ciliegina sulla torta – continua l’esponente dell’opposizione schierato al fianco di Paolo Scarpa per le prossime amministrative – arriva un aumento della Tari nell’ordine di 0,76 euro al chilo. Considerato che mediamente una famiglia si stima produca 100 chili all’anno di rifiuti si capisce che a differenza degli impalpabili risparmi che ci hanno fin qui venduto questi aumenti saranno più che consistenti”.
Insomma, sembra che alla fine a pagare sia sempre il cittadino, costretto a sottostare alle regole della differenziata, ai fumi dell’inceneritore e anche ai giochi della politica. Ad annunciare il rischio di possibili aumenti della Tari era stato nei giorni scorsi il consigliere regionale leghista Fabio Rainieri, denunciando che il Fondo regionale di incentivazione della differenziata ha poche risorse disponibili, insufficienti per tutti.
“Ufficialmente l’aumento è stato giustificato con la necessità di finanziare adeguatamente lo spazzamento delle strade, una questione che solleva il coperchio ad un altro possibile calderone di bugie raccontate in questi cinque anni – aggiunge Roberto Ghiretti -. Dal 2013 chiedo con insistenza di sapere se i fondi stanziati per questo servizio siano stati diminuiti visto lo stato disastroso delle nostre strade. Invariabilmente mi è sempre stato risposto che i fondi non avevano subito cambiamenti e che la qualità del servizio era ritenuta sufficiente. Com’è che a qualche mese dalle elezioni si è giunti a conclusioni diametralmente opposte? Questa amministrazione non ha saputo dare alcuna sostanza alle promesse fatte in campagna elettorale e non mi riferisco tanto a questa o quella iniziativa mai realizzata ma a quei concetti di fondo che lasciavano sperare in un nuovo modo di governare la città: trasparenza, inclusione e partecipazione. Erano questi i fari che avrebbero dovuto illuminare l’operato di questa Giunta – conclude il consigliere Ghiretti – invece purtroppo è stato il buio; un buio testardo e pernicioso che, sfrondato delle dichiarazioni di facciata, si è spesso tradotto in prelievi più o meno onerosi dalle tasche dei parmigiani. Proprio come in questo caso“.
In Consiglio comunale, intanto, arriverà anche il nuovo regolamento sul commercio che prevede un taglio del 10% sulla Cosap per negozianti e ambulanti che occupano suolo pubblico. Ma anche qui lo sconto appare come uno specchietto per le allodole. Potranno averlo, infatti, soltanto quei locali che occuperanno l’area pubblica per almeno 7 mesi all’anno, contro gli attuali 5-6 mesi. In sostanza, nessun beneficio per le casse piangenti degli operatori commerciali ma un esborso in più per aumentare il numero dei mesi di occupazione del suolo pubblico. All’esame del consiglio comunale, anche il regolamento che intende introdurre nuovi paletti alle medie superfici di vendita – quelle da 250 a 2500 metri quadrati – per l’apertura di nuovi punti vendita.