“Il mercato immobiliare di Parma continua a mostrare segnali di dinamicità, frutto dell’attenuazione della fase recessiva, sebbene non risultino ancora sufficienti per produrre cambiamenti strutturali. Un elemento certamente positivo riguarda la crescita della domanda di abitazioni, che si riflette in un aumento delle transazioni: nel corso del 2016 si è registrata una crescita importante (+20%), sebbene i volumi transati rimangano ancora contenuti e distanti dai livelli pre-crisi”. Lo dice il 1° osservatorio sul mercato immobiliare 2017 di Nomisma.
Il mercato residenziale di Parma evidenzia un incremento dell’attività transattiva del 19,7% nel 2016, alzando così il numero delle compravendite a 2.424. I prezzi di vendita continuano ad essere percepiti in flessione, sia per le abitazioni usate che per le abitazioni nuove. il mese di febbraio 2017 conferma un ridimensionamento dei valori del -3,3%, nettamente superiore all’anno precedente (-1,0%) per le abitazioni usate, è anche la riduzione del (-2,6%) per quelle nuove. Lo sconto concesso in fase di compravendita sul prezzo iniziale risulta in linea con l’anno precedente, per le abitazioni nuove risulta del 10,5%, mentre per l’usato si attesta al 16%. I rendimenti lordi annui aumentano lievemente rispetto all’anno precedente, nell’ordine del 5%. La quota di compravendite di abitazioni finanziate da mutuo è pari al 56,4% del totale transazioni, con un importo medio del mutuo sul valore dell’abitazione pari al 70% (loan-to-value).
Nel comparto direzionale, continua il ridimensionamento dei prezzi. I valori di mercato segnano una contrazione del -3,2% su base annua, superiore alla variazione del -1,1% dell’anno precedente. I canoni seguono l’andamento dei prezzi, con una flessione del -2,4%, superiore a quella dell’anno precedente, riguardante sopratutto le zone periferiche (-3%). Resta stabile lo sconto medio praticato in fase di negoziazione finale, assestato tuttavia su valori molto alti (20%). Invariati i rendimenti medi lordi annui da locazione (4,8%).
L’andamento del comparto commerciale è stato condizionato da una domanda debole e in calo, a fronte di un’offerta che inizia a rallentare. l’attività transattiva del segmento commerciale segna una crescita, sebbene si mantenga su valori distanti dai livelli pre-crisi (nel 2016 si contano 95 transazioni, rispetto alle 75 del 2015). I negozi in periferia calano del 2,2%, quelli ubicati in centro aumentano dello 0,3%. I rendimenti medi lordi annui da locazione si attestano al 7,5%.
Secondo le previsioni degli operatori a seconda dei comparti: il mercato residenziale gode delle aspettative più ottimistiche, con attese di lieve flessione dei prezzi e di stabilità dei canoni e con aumento dei contratti di compravendita e di locazione.