Punire in maniera severa, attraverso un autonomo articolo del codice penale, coloro che abusano della condizione di debolezza e vulnerabilità dovuta all’età della vittima. E’ questa la proposta di “Fare! con Tosi”, messa nero su bianco dalla senatrice Emanuela Munerato e sottoscritta da 15 parlamentari. Proposta presentata oggi a Parma dalla senatrice rodigina, alla presenza della coordinatrice provinciale Caterina Galli e del responsabile sicurezza Massimo Bax, incaricato di elaborare proposte al fine di recuperare il controllo sul territorio e di tutelare i parmigiani, che subiscono ormai da anni uno stillicidio di furti, truffe e rapine.
“Quando l’assetto istituzionale e il lavoro sul territorio lavorano in sincrono – afferma Bax – forse si riesce a vedere la luce in fondo al tunnel. Per troppi anni si è agito alla cieca, cercando di tamponare le emergenze. Ora serve un lavoro organico di ricostruzione della rete di sicurezza cittadina“.
“Portare senatori e deputati sul territorio per raccogliere le esigenze e i bisogni della popolazione e trasformarli in azione legislativa – ha aggiunto invece Caterina Galli – è fondamentale per rispondere all’esigenza di dialogo e ascolto prima, e di azione poi, che ormai viene richiesta a gran voce. Purtroppo i danni fatti dalla cattiva politica sono stati elevati, ma ancora peggio ha fatto l’improvvisazione travestita da civismo. Noi siamo un partito e uno dei compiti più difficili che abbiamo è quello di dimostrare che non tutta la politica è marcia, che ci sono persone perbene che lavorano sul territorio per il benessere dei cittadini. La presenza della senatrice Munerato, oggi, conferma che il percorso sulla strada tracciata è quello giusto“.
“Fare! con Tosi” mira a sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul tema sicurezza, con particolare attenzione agli strati più deboli della società. In tal senso, il movimento che fa capo al sindaco di Verona ha salutato con favore il “Protocollo d’intesa per la prevenzione delle truffe, in particolare di natura finanziaria agli anziani e alle persone dotate di bassa educazione finanziaria”, siglato lo scorso anno dal Ministero dell’interno e dall’Associazione bancaria italiana.