Quattro Zebre in campo, quattro in panchina. Con Kelly Haimona, in gran spolvero sabato scorso contro Connacht in Pro12, all’apertura. Sono queste le scelte del ct Jacques Brunel, che ha ufficializzato oggi la formazione della Nazionale Italiana Rugby che sabato affronterà la Scozia all’Olimpico di Roma nella terza giornata dell’RBS 6 Nazioni 2016.
L’incontro, con calcio d’inizio alle ore 15.25, segna il giro di boa del Torneo 2016, con gli Azzurri ed il XV del cardo entrambe a caccia della prima vittoria. E’ il diciassettesimo scontro diretto nel 6 Nazioni, con un bilancio lievemente favorevole agli uomini di Cotter (nove vittorie contro le sette italiane) che ricorda il grande equilibrio che sempre caratterizza le sfide tra le due Nazionali e dove il fattore campo si è il più delle volte rivelato cruciale, con due affermazioni italiane (2007 e 2015) al di là del Vallo d’Adriano e la Scozia vincente a Roma in tre occasioni (2002, 2006 e 2014).
Per Jacques Brunel la sfida di sabato contro la Scozia all’Olimpico sarà l’ultima della propria gestione davanti al pubblico italiano. E ha voluto tracciare un primo bilancio delle sue cinque stagioni sulla panchina italiana.
“E’ difficile fare un bilancio, se penso semplicemente ai risultati ho forse ottenuto meno di quanto sperassi al mio arrivo – ha detto Brunel – ma è anche vero che ci sono state molte partite che avremmo potuto vincere e che abbiamo perso di poco: avrebbero dato un’immagine diversa di questi anni. Ma sono felice di aver fatto questa esperienza, di aver conosciuto il rugby italiano. A livello tecnico – ha proseguito il ct – abbiamo sempre cercato un equilibrio nel nostro gioco. Non sempre ci siamo riusciti, ma abbiamo sempre avuto l’ambizione, la voglia e l’attitudine per imporre qualcosa”.
Sulla scelta di preferire Haimona a Padovani all’apertura, con Canna fermo per infortunio, Brunel ha sottolineato che “Kelly ha una maggiore esperienza internazionale rispetto ad Edoardo, oltre che una maggiore abitudine a giocare in questo gruppo. Questi due aspetti sono stati alla base della nostra decisione”.
“La Scozia è una grande squadra – ha proseguito Brunel – che al Mondiale non è arrivata sin dove avrebbe meritato. Il quarto di finale contro l’Australia ha cambiato nettamente il bilancio della loro Rugby World Cup. Ma se guardiamo alle prime due uscite del 6 Nazioni contro Inghilterra e Galles hanno giocato due grandi partite, avrebbero potuto vincerle entrambe. Per noi sarà una partita molto difficile, non possiamo permetterci il lusso di pensare che non lo sia. Personalmente trovo che la Scozia sia una delle squadre più difficili da affrontare, è quella che mi ha fatto la migliore impressione in questi ultimi mesi”.
Brunel conferma dunque la struttura della squadra che, nei primi centosessanta minuti, ha sfiorato la vittoria sulla Francia a Parigi e tenuto testa per un’ora all’Inghilterra all’Olimpico prima di cedere nell’ultimo quarto di gara, apportando quattro modifiche al XV titolare visto nell’ultima uscita.
Rientra come estremo titolare David Odiete, costretto a saltare l’Inghilterra per un problema alla caviglia dopo l’esordio contro la Francia, mentre all’apertura si rivede dal primo minuto Kelly Haimona che prende il posto di Carlo Canna, fermato da un problema muscolare, e fa coppia con Edoardo Gori che, a 25 anni, taglia il traguardo delle cinquanta presenze in Nazionale.
In seconda linea debutto stagionale nel Torneo per Joshua Furno, che prende il posto del capitano delle Zebre George Biagi, tra i migliori contro l’Inghilterra ma costretto allo stop da una frattura costale mentre a guidare la prima linea, recuperato dopo il problema al bicipite femorale riportato alla Rugby World Cup, torna il tallonatore veterano Leonardo Ghiraldini, alla sua ottantunesima apparizione.
In panchina, con la formula tipica della gestione Brunel, vanno una prima linea alternativa (Giazzon-Zanusso-Castrogiovanni), Bernabò per la seconda linea e Van Schalkwyk per la terza, una coppia mediana formata da Palazzani e Padovani ed un trequarti versartile come Andrea Pratichetti.
Questa la formazione dell’Italia per la terza giornata dell’RBS 6 Nazioni 2016:
15 David ODIETE (Marchiol Mogliano, 1 cap)
14 Leonardo SARTO (Zebre Rugby, 25 caps)
13 Michele CAMPAGNARO (Exeter Chiefs, 20 caps)
12 Gonzalo GARCIA (Zebre Rugby, 41 caps)
11 Mattia BELLINI (Petrarca Padova, 2 caps)
10 Kelly HAIMONA (Zebre Rugby, 8 caps)
9 Edoardo GORI (Benetton Treviso, 49 caps)
8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 116 caps) – capitano
7 Alessandro ZANNI (Benetton Treviso, 96 caps)
6 Francesco MINTO (Benetton Treviso, 25 caps)
5 Joshua FURNO (Newcastle Falcons, 35 caps)
4 Marco FUSER (Benetton Treviso, 8 caps)
3 Lorenzo CITTADINI (Wasps, 46 caps)
2 Leonardo GHIRALDINI (Leicester Tigers, 80 caps)
1 Andrea LOVOTTI (Zebre Rugby, 2 caps)
a disposizione
16 Davide GIAZZON (Benetton Treviso, 25 caps)
17 Matteo ZANUSSO (Benetton Treviso, 2 caps)
18 Martin CASTROGIOVANNI (Racing ’92, 117 caps)
19 Valerio BERNABO’ (Zebre Rugby, 29 caps)
20 Andries VAN SCHALKWYK (Zebre Rugby, 1 cap)
21 Guglielmo PALAZZANI (Zebre Rugby, 17 caps)
22 Edoardo PADOVANI (Zebre Rugby, 1 cap)
23 Andrea PRATICHETTI (Benetton Treviso, 2 caps)
La Scozia ci crede e il ct Cotter predica calma. L’ala degli Harlequins Visser era in grande forma prima che un infortunio gli impedisse di esserci nei primi due turni del Torneo, ma ha giocato in Premiership e ora è a disposizione ed è stato scelto per la sfida con l’Italia. Va in panchina Sean Lamont, mentre Moray Low e l’esordiente Rory Sutherland saranno in panchina.
“L’Italia ha dimostrato di essere una squadra di talento, soprattutto con la loro prestazione esterna con la Francia, ma anche nel primo tempo con l’Inghilterra – ha detto Cotter -. Hanno sorpreso entrambe le avversarie con la loro fisicità, intensità e qualità, tutti fattori cui dobbiamo essere preparati per, almeno, eguagliarli se vogliamo vincere a Roma questo weekend”.
Cotter insiste con Duncan Taylor e Mark Bennett come centri, mentre Peter Horne e Ryan Wilson sono in panchina, tornando in nazionale dopo i Mondiali. “Dopo una settimana di riposo siamo tornati in raduno riposati e pronti e tutti si sono preparati al meglio per un avversario temibile – aggiunge Cotter -. Abbiamo lavorato duro per migliorare il nostro gioco, concentrandoci soprattutto sul fatto che dobbiamo giocare bene e restare calmi, credere nel nostro sistema, in noi stessi e goderci la partita“.
La Scozia che affronta l’Italia:
15. Stuart Hogg (Glasgow Warriors)
14. Tommy Seymour (Glasgow Warriors)
13. Mark Bennett (Glasgow Warriors)
12. Duncan Taylor (Saracens)
11. Tim Visser (Harlequins)
10. Finn Russell (Glasgow Warriors)
9. Greig Laidlaw (Gloucetser)
8. David Denton (Bath Rugby)
7. John Hardie (Edinburgh Rugby)
6. John Barclay (Scarlets)
5. Jonny Gray (Glasgow Warriors)
4. Richie Gray (Castres)
3. Willem Nel (Edinburgh Rugby)
2. Ross Ford (Edinburgh Rugby)
1. Alasdair Dickinson (Edinburgh Rugby)
A disposizione:
16 Stuart McInally (Edinburgh Rugby)
17 Rory Sutherland (Edinburgh Rugby)
18 Moray Low (Exeter Chiefs)
19 Tim Swinson (Glasgow Warriors)
20 Ryan Wilson (Glasgow Warriors)
21 Sam Hidalgo-Clyne (Edinburgh Rugby)
22 Peter Horne (Glasgow Warriors)
23 Sean Lamont (Glasgow Warriors)
L’incontro, con calcio d’inizio alle ore 15.25, sarà trasmesso in diretta in chiaro da DMax canale 52 e da canale NOVE, con telecronaca di Antonio Raimondi e commento tecnico di Vittorio Munari. Collegamento in simulcast su ambo i canali dalle 14.45 con lo studio Rugby Social Club condotto da Daniele Piervincenzi.