Sboccia in primavera, ma sembra avere radici più lontane il nuovo “Progetto Parma” che promette di voler diventare la nuova casa dei “civici” parmigiani. Non un partito, ma una federazione di movimenti civici aperta al dialogo con tutti. Questo il progetto presentato oggi all’Hotel Farnese dal coordinatore Enrico Tedeschi e da Gianluca Zoni di “Parma merita di più” che insieme a Civiltà ducale ha dato vita al nuovo movimento.
Una realtà che muove i primi passi ufficiali e che da martedì 14 marzo avrà una sua rappresentanza in Consiglio comunale: sparisce il simbolo di Altra Politica, il partito di Maria Teresa Guarnieri, e al suo posto entrerà quello di Progetto Parma, rappresentato dal consigliere di minoranza Paolo Pizzigoni.
Per il resto il sasso è stato lanciato, adesso toccherà ai “civici” raccoglierlo. Nella sala del Farnese, accanto a Tedeschi e Zoni c’erano già gli ultimi presidenti dei vecchi consigli di quartiere Parma Centro, Lubiana e San Leonardo, oltre allo stesso Pizzigoni. Tra il pubblico, il candidato sindaco Luigi Alfieri, orgogliosamente civico con la sua “Parma non ha paura”, e alcuni rappresentanti di SiAmo Parma che candida a primo cittadino Filippo Greci. Ma anche Fabrizio Pallini e altri rappresentanti della politica e dell’associazionismo parmigiano.
L’INTERVISTA A ENRICO TEDESCHI
Aprendo i lavori per la presentazione di Progetto Parma, Enrico Tedeschi ha ricordato la “scoppola senza precedenti del 2012“, quando “i personalismi” hanno determinato non solo la sconfitta elettorale ma anche lo sgretolamento dei civici, transfughi in diverse liste. “E’ civico chi parla con tutti“, ha poi aggiunto Tedeschi, annunciando a breve “un programma trasversale“. Non nasconde il coordinatore quel pizzico di scetticismo che ancora circonda Progetto Parma. “Comporre il puzzle dei civici è difficile, ma ci riusciremo – ha sottolineato – e quando lo completeremo saremo il punto di riferimento“.
E per spazzare via eventuali titubanze, una mano tesa a tutti coloro che vogliono entrare a far parte di un “gruppo inclusivo“, in cui “chi entra avrà tutta la dignità di chi ha intrapreso questo percorso“. Quindi è ancora presto per far nomi.
Paolo Pizzigoni ha infine ribadito che il “movimento civico è una ricchezza quando si presenta unito“, ritenendo incomprensibile come sia possibile la presenza “di tre-quattro liste civiche nella sola opposizione del Consiglio comunale“.
Anche alla luce delle presenze in sala, appare evidente che il cantiere è aperto e che si sta lavorando per alleanze ed intese anche con gruppi già in corsa verso le amministrative. Luigi Alfieri, in particolare, è sembrato molto interessato al progetto. Parafrasando Tedeschi e i “suoi tanti fiori che possono essere candidati“, quindi, val sempre il vecchio adagio: se son rose – a maggio – fioriranno.