Ospite dell’associazione culturale Manifattura Urbana al Modulo Eco in piazzale della Pace, il candidato sindaco Luigi Alfieri ha risposto agli spunti proposti da Francesco Fulvi, presidente dell’associazione. I temi al centro dell’incontro sono stati la sostenibilità, l’arredo urbano e l’inquinamento: tutto partendo dall’esempio, proposto da Fulvi, di una grande città come Parigi, dove sono stati operati interventi sia nel centro monumentale che nei luoghi periferici.
«Il fulcro del mio progetto – ha spiegato Alfieri – è proprio l’idea di coniugare bellezza e decoro, di sfruttare tutti i modi per portare vita e socialità in tutti i quartieri e ridare anima a luoghi oggi trascurati perché questo ha ripercussione anche sulla sicurezza. È necessario creare punti di socialità per tutti: dai bambini fino alle persone più adulte. L’esempio di Parigi è notevole perché dimostra che è possibile intervenire per migliorare la qualità della vita con piccoli parchi attrezzati, biblioteche e mediateche di quartiere».
Parlando d’inquinamento Alfieri ha puntato il dito sugli impianti di riscaldamento obsoleti, una delle principali cause del problema. «Bisogna intervenire sugli impianti e andare verso l’efficientamento, ma è necessario anche puntare a un trasporto pubblico ‘pulito’ e cambiare la politica del verde, facendo un censimento, studiando come fare le piantumazioni, evitando specie che provocano allergie, oggi sempre più diffuse tra i cittadini. Sono operazioni costose, ma è un investimento che va fatto perché il ritorno che ne avremo sarà in salute».
Il candidato sindaco ha poi affrontato il tema della pianificazione parlando del Pug (Piano urbanistico generale) uno strumento che verrà presto reso operativo da una legge regionale.
«Ho molto apprezzato i principi contenuti nel PUG perché, in futuro, avremo a disposizione un mezzo di pianificazione innovativo che prevede uno stop all’espansione indiscriminata per privilegiare la rigenerazione attraverso la riqualificazione degli edifici già esistenti. Questo permetterà di rendere la città più sostenibile e d’intervenire nelle aree degradate più di quanto non consentano gli attuali strumenti, come il PSC da poco approvato. Sarà possibile ricostruire la socialità nei quartieri. E dove c’è vita sociale c’è più sicurezza».