Venerdì 10 marzo la Copador deciderà quale delle offerte d’acquisto presentate dovrà essere accettata. Subito dopo sarà l’assemblea dei soci a dover decidere il futuro della grande cooperativa di trasformazione del pomodoro che ha sede a Collecchio. Entro la scadenza indicata dello scorso fine settimana, sono arrivate più di un’offerta e questo è ritenuto un segnale positivo di attenzione e di interesse per un’azienda storica costretta a chiedere il concordato in continuità non per problemi di produzione, ma per vecchie questioni finanziarie che ancora gravano sui bilanci. E’ stata la stessa azienda ad informare i sindacati di categoria Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, oltre ai delegati della Rsu aziendale.
Tra le offerte ricevute c’è anche quella di una grossa azienda del settore, con piani industriali già ben definiti. Ma nessuna decisione verrà presa prima del consiglio d’amministrazione convocato per il 10 marzo.
Con il fiato sospeso circa 600 dipendenti, tra fissi e stagionali, oltre a un intero territorio che ha nella Copador uno dei suoi punti di forza. Era stato lo stesso assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, ad annunciare l’interessamento di più soggetti all’acquisto dello stabilimento di Collecchio.
