La moglie doveva stare in casa per occuparsi delle faccende domestiche, ma doveva anche subire umiliazioni e botte. Questo il ruolo che le aveva assegnato il marito – un 46enne parmigiano – finito sotto processo per maltrattamenti in famiglia dopo che la donna nel giugno scorso ha presentato denuncia ai carabinieri. Il giudice Luca Agostini lo ha condannato a un anno e mezzo di reclusione.
A suo carico non solo le continue vessazioni in casa, ma anche la persecuzione seguita dal momento in cui la donna, insieme alla figlia ancora minore, ha deciso di andare via, di troncare quella storia diventata ormai surreale, un inferno. Il 46enne è andato a cercarla anche a casa della madre di lei, dove la donna si era rifugiata, e in seguito alla lite furiosa che ne è scaturita si è reso necessario l’intervento dei Carabinieri. Che torneranno poi diverse altre volte, fin quando la donna rompe gli indugi e decide di denunciare il suo calvario ai militari. Dalle botte alle umiliazioni continue. L’uomo avrebbe sfogato la sua rabbia anche sui mobili di casa, provocando diversi danni e spaventando ancor di più la moglie.