Trecentonovanta interventi nel 2016 per il Nucleo Antiviolenza della Polizia Municipale, attivo dal 2009, impegnato nel supporto a donne vittime di reato, tutela dei minori, problematiche famigliari e disagio sociale. Un lavoro che ha portato a 45 informative di reato alla Procura della Repubblica, 26 segnalazioni alla Procura dei Minori, 72 deleghe ricevute dall’Autorità giudiziaria, 40 verifiche per inadempienze degli obblighi scolastici, 1 sequestro di oggetto atto ad offendere e 1 sequestro penale di animale abbandonato. Inoltre sono stati redatti 167 verbali di persone ascoltate dagli agenti; circa 800 le interrogazioni a banche dati (compagnie telefoniche, Punto Fisco, InfoCasa, IcriBis) finalizzate all’esecuzione di indagini, 15 interventi di supporto alle indagini dell’Ufficio Infortunistica stradale per rintracciare testimoni o soggetti coinvolti in sinistri con lesioni gravi o fughe dal luogo dell’incidente, 56 infine le segnalazioni varie. Inoltre, grazie all’attività del Nucleo Antiviolenza della Municipale di Parma, è stato riconosciuto un contributo alla famiglia di una donna vittima di reato dalla Fondazione Emiliano Romagnola delle vittime di reato.
Bilancio presentato con soddisfazione dall’assessore Cristiano Casa, insieme al comandante Gaetano Noè, al vicecomandante Giacomo Fiume e all’ispettore scelto Debora Veluti, responsabile del servizio. L’assessore ha sottolineato che si tratta “di interventi molto delicati” e che è “un lavoro importante, quello portato avanti dal Nucleo, che spesso sfugge, come conoscenza, alla maggioranza della popolazione ma che ha un grande valore ed ha bisogno di alte professionalità e di tempo da dedicare ai vari casi. I servizi svolti vengono messi in atto in collaborazione con le forze dell’ordine presenti sul territorio e i servizi sociali”.
Il comandante della Polizia municipale, Gaetano Noè ha invece acceso un faro sulla situazione attuale, che ha visto gli agenti del Nucleo, negli ultimi tempi, dedicare particolare attenzione al disagio sociale e giovanile.
L’ispettore scelto Debora Veluti, è entrata più nel dettaglio dei numeri, dietro ai quali ci sono giorni di indagini, approfondimenti e contatti fondamentali per affrontare i vari casi nella maniera più opportuna, grazie alla preparazione giuridica e psicologica degli agenti. Il Nav, tra l’altro, per l’attività svolta ha ottenuto, nel 2014, il premio nazionale Anci Sicurezza Urbana, per la “capacità professionale, delicatezza e risoluzione dimostrati nell’operazione che ha condotto alla messa in carcere (dove si trova tuttora) del persecutore di una donna vittima di stalking”.
Dal 2014 ad oggi il fenomeno della violenza sulle donne, purtroppo, non è rallentato, anzi si evidenzia un incremento dei fenomeni di maltrattamento e molestie contro il gentil sesso. Dai riscontri degli ultimi 12 mesi si evidenziano anche nuove forme di disagio. Nell’ambito del disagio sociale, nel 2016, infatti, sono stati svolti 32 interventi che hanno riguardato anziani soli, in stato di abbandono o con patologie mediche gravi o disagio psichico, ma anche casi di truffe ai loro danni o di maltrattamenti.