24-25 Febbraio – Alla Voltapagina Carmine Abate e “Il cannone tuona continuamente…”

24-25 Febbraio – Alla Voltapagina Carmine Abate e “Il cannone tuona continuamente…”

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Alla Libreria Voltapagina di via Oberdan è in arrivo un interessante fine settimana. Venerdì 24 febbraio torna a Parma Carmine Abate con il suo “Il banchetto di nozze e altri sapori”, sabato 25 giocheranno invece in casa Andrea Di Betta e Valentina Bocchi con il volume “Il cannone tuona continuamente…”.

È una delle scritture migliori del panorama letterario italiano, frutto di una mente abituata a pensare al plurale e capace di “vivere per addizione”. Il prossimo ospite della libreria Voltapagina è nato nel 1954 a Carfizzi, un paese arbëresh della Calabria, è emigrato da giovane in Germania, ad Amburgo, e vive oggi in Trentino. Il vincitore del Premio Campiello 2012 Carmine Abate torna a Parma venerdì 24 febbraio alle 18:30 per presentare “Il banchetto di nozze e altri sapori” (Mondadori), una storia in cui il cibo è racconto di un’identità complessa, il sapore dei cambiamenti che scandiscano stagioni diverse della vita. Moderano l’incontro Mirella Pelizzoni e Angelo Colangelo.

C’è un incontro quotidiano che scandisce e rende più bella la nostra vita, che ci sa sorprendere creando connessioni inattese e meravigliose. L’incontro con il cibo. E anche il destino del protagonista di questo libro è intrecciato con le pietanze “saporitòse” di cui si nutre, dalla nascita in Calabria alla maturità nel Nord. Il cibo è identità e qui diventa motore del racconto: un’appassionata storia di formazione attraverso i sapori e le fragranze che rinsaldano il legame con le origini, accompagnano il distacco dalla propria terra, annunciano il brivido dell’ignoto. Ecco dunque le tredici cose buone del Natale, i piatti preparati con giorni di anticipo, che lasciavano intuire all’autore bambino il ritorno imminente del padre dalla Germania. E poi, nell’adolescenza, nuovi appetiti che troveranno soddisfazione nella letteratura: libri prelibati che trasformano l’autore in un lettore onnivoro. Quando toccherà a lui abbandonare il paese per un impiego in Germania, dove incontrerà la donna della sua vita e poi con lei deciderà di stabilirsi in Trentino – a metà strada tra i loro mondi d’origine –, sarà ancora un piatto a celebrare la nuova vita: la polenta con la ‘nduja, sintesi perfetta di Nord e Sud. Carmine Abate racconta il legame con la terra – la fatica che comporta, ma pure le dolcezze, l’incanto – e poi gli affetti, i sogni e i successi di chi sperimenta luoghi e sapori lontani, scegliendo di vivere, sempre, per addizione. E lo fa con un libro straordinario, che si divora d’un fiato ed è capace di realizzare una prodigiosa armonia tra i sensi, con gli occhi che leggono e trasmettono al cervello i sapori del cuore.

Carmine Abate come narratore ha esordito in Germania con Den Koffer und weg! (1984). Ha pubblicato due libri di racconti, Il muro dei muri (1993) e Vivere per addizione e altri viaggi (2010), la raccolta di “poesie & proesie” Terre di andata (1996 e 2011), il saggio I germanesi (1986 e 2006) con Meike Behrmann e i romanzi: Il ballo tondo (1991), La moto di Scanderbeg(1999), Tra due mari (2002), La festa del ritorno (2004, premio selezione Campiello, nuova edizione 2014) e Il mosaico del tempo grande (2006), Gli anni veloci (2008), La collina del vento (premio Campiello 2012) e Il bacio del pane (2013). I suoi libri, vincitori di numerosi premi, sono tradotti in Francia, Stati Uniti, Germania, Olanda, Grecia, Portogallo, Albania, Kosovo, Giappone e in corso di pubblicazione in arabo.

Sabato 25 febbraio alle 18, invece, alla Voltapagina si parlerà del libro “Il cannone tuona continuamente… Studenti e docenti dell’Università di Parma alla Castrense: vita militare e sanitaria nella Grande Guerra”, curato da Andrea Di Betta e Valentina Bocchi per Fermoeditore. Attraverso gli interventi dell’autore Andrea Di Betta e del dottor Andrea Cattabiani, sarà un’occasione per scoprire tematiche poco note della Prima Guerra Mondiale e la stretta relazione instauratasi tra l’Università di Parma e la Scuola medica da campo di San Giorgio di Nogaro (Udine).

Il libro prende le mosse dall’epistolario inedito di Alberto Bavagnoli, studente di medicina chiamato al fronte nel 1915, dove continua la propria formazione sanitaria presso la Scuola Medica da campo di San Giorgio di Nogaro (Udine), istituita appositamente per fronteggiare l’emergenza sanitaria del Fronte Orientale durante la Prima guerra mondiale.

La fitta corrispondenza, che ripercorre in particolare gli avvenimenti del primo anno della Grande Guerra, si trasforma in un trampolino di lancio per una ricerca condotta negli archivi storici dell’Università degli Studi di Parma, dell’Ordine dei Medici e del IV Centro di mobilitazione della Croce Rossa Italiana. In un crescendo di ricostruzioni storiche e suggestioni culturali, affiora tra le pagine del libro uno spaccato inedito che ha permesso di recuperare informazioni e dati e di individuare gli studenti di medicina e i docenti dell’Università Castrense che provenivano dall’Ateneo parmense. Puntuali testimonianze documentali ricostruiscono biografie e carriere di protagonisti, oltre a ricreare situazioni e atmosfere e sollecitare riflessioni su questo tormentato periodo storico. Il volume rientra nelle iniziative del Centenario Prima Guerra Mondiale 2014/2018 e di Parma per il Centenario della Grande Guerra.

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