Sono stati scoperti dai Carabinieri di Guastalla, ma hanno colpito anche a Parma e provincia. Sono tre veneti – un 47enne di Venezia, un 46enne di Padova e un 30enne trevigiano – tutti denunciati dai militari per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Secondo l’accusa, i tre vendevano materassi e accessori per la casa, minacciando i clienti con l’esposizione a pericoli che sarebbero però del tutto immaginari. Tra cui persino pignoramenti, ingiunzioni e sanzioni per decine di migliaia di euro. Un modo per assoggettare psicologicamente i proprietari di casa, inducendoli a sottoscrivere il contratto d’acquisto per sfuggire al pericolo.
Da sottolineare che si tratta di clienti che già in precedenza avevano fatto acquisti regolarmente pagati, ma che proprio in virtù di quei contratti precedenti sarebbero potuti “finire nei guai”. Perché – avrebbero sostenuto falsamente i tre – con quei contratti precedenti i clienti si erano impegnati ad effettuare almeno un acquisto all’anno.
Sei i casi contestati ai tre venditori “troppo convincenti”, messi a segno nelle province di Reggio Emilia, Parma, Treviso e Vicenza. Ma si tratterebbe soltanto di quelli scoperti finora, perché i contratti di vendita dei tre – a partire dal 2011 – sarebbero molti di più e le indagini proseguono per far luce sui metodi utilizzati.
A far scoprire la truffa, la denuncia di una 50enne di Guastalla che – dopo aver acquistato sotto minaccia un materasso e due cuscini dando come caparra 400 euro e a saldo 2 assegni postdatati da 1000 euro l’uno – spaventata dalla conseguenze si è rivolta ai Carabinieri.
