In casa Parma si respira aria di soddisfazione al termine del match vinto per 4 a 2 con la Sambenedettese. Se è vero che i primi 20′ sono stati da incubo, lo è altrettanto il fatto che soltanto una squadra con certi attributi riesce a rialzarsi dopo un due sberle in 4′ con una squadra quadrata ed estremamente veloce come quella marchigiana.
Soddisfatto anche mister Roberto D’Aversa che non aveva certo previsto di dover recuperare un doppio svantaggio già in avvio.
“Non siamo partiti bene. La Samb ha sfruttato benissimo il nostro pessimo approccio. Poi, è cambiato l’atteggiamento e si è visto un altro Parma. Questa è la dimostrazione palese di quando dico: non è importante il sistema di gioco, ma la mentalità. I nostri valori ci sono, ma tutto passa attraverso l’atteggiamento. Non bisogna essere superficiali. Nella prima parte del primo tempo tutto questo non c’è stato“, ha subito chiarito Roberto D’Aversa.
Che poi ha messo tutti sull’avviso. “Non è semplice cominciare una partita dallo 0-2. Non è la prima volta che accade. Avere valori non vuol dire che si riesca a recuperare sempre – ha sottolineato il tecnico crociato -. Se, poi, gli avversari saranno più bravi di noi, gli stringeremo la mano, ma non si può cominciare così. Inizialmente non eravamo aggressivi e compatti in tutti i reparti, non solo in difesa. I gol nascono spesso da errori. La squadra ha finito in crescendo. I nuovi hanno pagato un po’ lo scotto all’inizio per i nuovi metodi di lavoro, ma ora stiamo crescendo. Oggi ho pensato a cambi per passare al 3-5-2 con Mazzocchi alto a destra. Dobbiamo pensare principalmente a noi stessi, augurandoci che quanto accade sugli altri campi possa, prima o poi, aiutarci. Dobbiamo, comunque, pensare sempre a vincere noi. Altrimenti ogni discorso è inutile. E’ sbagliato pensare a errori singoli sui gol presi. Giorgino è entrato la settimana scorsa spostando Munari a destra, mentre oggi avevo bisogno di sfruttare il campo in ampiezza e Nunzella è più difensore di Scaglia. Considerato che affrontavamo avversari che spingono molto sulle fasce. Ho pensato di inserire giocatori in ruoli più naturali, anche se Giorgino meriterebbe di giocare. Reggiamo bene la pressione, ma bisognerebbe giocare sempre in contemporanea con il Venezia. La squadra, tuttavia, ha un’età e una maturità per gestire anche questo tipo di pressioni. Non mi piace commentare l’operato degli arbitri, a differenza degli altri. Credo che oggi il direttore di gara abbia avuto un metro uguale per tutti”.
Con una sua doppietta (la prima personale nel campionato di Lega Pro), segnata sotto alla Curva Nord dello stadio Ennio Tardini, Gianni Munari, oggi, nel secondo tempo, ha deciso la vittoria Crociata contro la Sambenedettese. Preziosi i suoi inserimenti in area al momento giusto per ricevere l’assist dei compagni.
“Sono contento, perché sono gol importanti per la squadra e per il nostro campionato – ha esordito il centrocampista arrivato a gennaio dal Cagliari -. Sono sceso in Lega Pro, qui a Parma, per vivere le sensazioni del campo. Sto bene anche atleticamente e per questa squadra è molto importante. Potevo fare una tripletta, ma volevo far segnare Calaiò perché la fiducia è importante per un attaccante. Magari la prossima volta tiro io. Fare gol sotto la Curva è bellissimo. Sono felice anche a livello personale. Sinceramente non capisco perché giochiamo sempre dopo il Venezia, ma noi dobbiamo sempre pensare a vincere, perché qualche passo falso possono farlo. Abbiamo cominciato male, subendo ancora due gol. Poi, con la cattiveria giusta, ci siamo sistemati e abbiamo cambiato passo. Spero di crescere ancora perché ci tengo. Amo questa piazza, la società, i tifosi e mi piacciono le sfide lo sapete. Non credo che il portiere della Samb abbia colpe. Forse loro sono entrati nel secondo tempo troppo remissivi, lasciandoci giocare e noi, con i giocatori che abbiamo, facciamo la differenza. La Samb è sicuramente una squadra da play off – ha concluso Gianni Munari -. Hanno giocato bene e hanno buoni giocatori, soprattutto davanti e a centrocampo. Possono fare un ottimo campionato. Nella mia precedente esperienza a Parma eravamo in serie A, finendo al sesto posto in classifica, ma questa piazza ha la mentalità giusta per ripartire subito”.
Ma oltre alla vittoria, oggi ci sono da festeggiare le 300 volte di capitan Alessandro Lucarelli, autentica bandiera gialloblu, entrato ormai nella storia del club come nel cuore dei suoi tifosi.
“Nella prima mezz’ora abbiamo sofferto troppo. Si vede che stavamo un po’ dormendo. È stata una partenza lenta. Ci siamo fatti sorprendere dalla Sambenedettese, che è partita forte. Siamo andati sotto. Dobbiamo fare mea culpa per questa partenza in sordina. Poi, però, abbiamo dimostrato tutta la nostra forza. Ribaltando la gara in modo imperioso, da squadra forte“, ha detto Lucarelli con evidente soddisfazione.
“È stato un pericolo scampato – ha poi aggiunto il capitano -. Sapevamo che la Sambenedettese è un’ottima squadra, ma ci doveva essere una partenza diversa da parte nostra. Cercheremo di parlarne e di migliorare. Non sempre, infatti, si possono ribaltare le partite in questo modo. Dopo venti minuti, ho avuto paura. Pensavo che ci fosse poco da festeggiare oggi. Poi siamo stati bravi. Abbiamo trovato il 2-1 e abbiamo continuato a prendere fiducia. Lì, sul 2-1, l’aspetto psicologico si è capovolto e abbiamo proseguito. Abbiamo trovato il pari. Nel secondo tempo, poi, siamo scesi in campo per portare a casa il risultato. In questa fase finale di campionato non c’è possibilità di sbagliare. La difficoltà non è stata di un singolo reparto. Tutta la squadra era in confusione, all’inizio. Sfilacciata. Quando fai così, alla fine si fa molta fatica. Dopo il 2-0, loro non hanno più tirato in porta. Noi ci siamo sistemati come squadra. Avevo voglia di festeggiare le 300 partite con un gol, certo, ma sarebbe stato anche troppo. Era importante vincere e rimanere alle calcagna del Venezia. Mancano dodici partite e dobbiamo fare dodici vittorie. Dobbiamo pensare solo a questo, senza pensare al Venezia. Non sarà facile, ma ci dobbiamo provare. Dobbiamo pensare a noi stessi, perchè, se non vinciamo noi, è inutile guardare gli avversari”.
“Abbiamo tanti giocatori esperti che possono fare rimonte come queste – ha continuato Lucarelli -. Rimontare non è mai facile, però. Sarebbe meglio andare in vantaggio subito. Siamo pronti. Qui c’è da provare a vincere il campionato e per farlo bisogna vincere tutte le domeniche. È una pressione che abbiamo, ma se giochi nel Parma devi puntare a vincere. I nuovi arrivati hanno migliorato una squadra che già stava facendo molto bene. Siamo forti, c’è poco da aggiungere. Siamo forti, solidi ed esperti. Ci proveremo sino alla fine. Il presidente della Samb ha detto che è più simpatico il Parma del Venezia? Forse é in base a quanto si sente ogni domenica. Noi, a differenza di altri, accettiamo tutte le scelte arbitrarli, sia positive che negative. Li lasciamo lavorare. Non facciamo i furbi, con dichiarazioni che possono condizionare le loro scelte – ha concluso il capitano -. Noi abbiamo il nostro modo di comportarci. Ne siamo orgogliosi. Lo porteremo avanti sino alla fine. Come calciatore da ragazzino, devo dire la verità, come ruolo e piede sinistro, guardavo Minotti e mi piaceva. Io nasco libero e lui giocava libero. Un altro che mi piaceva era Montero, ma giocava in una squadra che non andava tanto bene…”.