L’amore che ti coglie all’improvviso, l’altalena di drammi e gioie che è l’adolescenza, gli anni Ottanta. Sono questi gli ingredienti principali di “Nessuno come noi” (Mondadori) di Luca Bianchini, scrittore che sarà ospite della libreria Voltapagina venerdì 17 febbraio alle 18:30. L’autore torinese, amatissimo dai suoi lettori, farà ritorno in via Oberdan per esaltare nuovamente il pubblico come già accaduto per i romanzi precedenti. Da due dei suoi libri, “La Cena di Natale” e “Io che amo solo te”, sono stati tratti nel 2015 e nel 2016 gli omonimi film di successo interpretati da Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti.
A moderare l’incontro la collaboratrice della Gazzetta di Parma Carla Giazzi.
Torino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati “Tre cuori in affitto”, come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L’equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall’arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po’ arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro. Romeo sta per compiere diciotto anni, incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia. Ma Vince e Cate, senza volerlo, metteranno in discussione le sue certezze. A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l’appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell’adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell’amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando “non dovrebbe”. In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze.