Uffialmente disoccupati, in realtà ativissimi pusher che avevano il controllo dello spaccio di cocaina nella zona compresa tra via Calatafimi e via Volturno. Ma i Carabinieri, che forse avevano già qualche sospetto, li hanno pizzicati in flagranza. In manette con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti sono finiti così due albanesi, C.E. e H.S., entrambi di 21 anni, domiciliati in via Calatafimi.
Il blitz dei Carabinieri è scattato in zona via Volturno, dove i militari in servizio hanno notato un’auto di grossa cilindrata ferma a bordo strada, con a bordo qualcuno in attesa. E’ bastato attendere qualche istante per vedere arrivare un giovane in bicicletta, che attraverso il finestrino ha passato qualcosa in cambio di soldi. I Carabinieri hanno poi appurato che si trattava di una dose di circa 1,5 grammi di cocaina, pagata ben 80 euro. Il pusher in bicicletta, subito fermato, è risultato essere C.E. e poco dopo è arrivato anche l’altro albanese.
A quel punto, dopo la perquisizione personale che non ha dato grandi risultati, i Carabinieri hanno passato al setaccio l’abitazione dei due, da dove soltati fuori altri 64,5 grammi di cocaina, già divisa in 49 dosi che avrebbero fruttato loro almeno 4mila euro. In casa c’erano anche 4.090 euro in contanti, probabile provento di spaccio, oltre a ben otto cellulari. Inevitabili a quel punto le manette.
I due, processati per direttissima, sono stati condannati a due anni e 15 giorni di reclusione e scarcerati con foglio di via da Parma. Dei 4.090 euro sequestrati, solo 175 sono stati confiscati e il resto è stato restituito ai due pusher.
In Italia è così che si combatte la droga e la criminalità.
