Fermano una ragazza per chiedere soldi e chissà cos’altro e la giovane terrorizzata viene aiutata dal tabaccaio di via Mazzini che la fa accomodare nel suo negozio. Tutto in pieno giorno, verso le 11 del mattino di mercoledì. Ma dopo mezz’ora i tre, italiani e sui 30 anni – quelli che si spacciano per ex tossici mandati in giro dalle comunità per parlare di droga e chiedere aiuti – sono ancora lì. Come racconta oggi Gazzetta di Parma, quando il tabaccaio ha chiesto loro di spostarsi dall’ingresso del negozio, è stato accerchiato e pestato pesantemente tanto da farlo finire per terra.
L’uomo, secondo i testimoni, è stato lasciato solo. Nessuno è intervenuto in sua difesa. C’è paura, evidentemente, ma da quando impera il leit motiv secondo cui non bisogna cedere alla violenza, pare che nessuno sia più abbastanza attrezzato neppure per difendersi dalla violenza che ha preso il sopravvento. Inutili le urla del tabaccaio e della moglie che era dentro, i tre sono andati via soltanto quando hanno capito che qualcuno stava chiamando le forze dell’ordine.
I carabinieri sono arrivati in un attimo, ma ovviamente dei tre – sicuramente pronti a colpire da un’altra parte – non c’era ormai più traccia. Ma in centro si dice che sono stati visti spesso vendere delle cartoline con la scusa di sostenere una comunità che lotta contro la droga. La realtà però è un’altra: chi ha bisogno davvero di aiuto non chiede soldi per strada, lo fa con un banchetto ben visibile ed autorizzato posto nei luoghi di maggior passaggio. Diffidare sempre da tutti gli altri. E occhi aperti perché ormai in centro a Parma, tra baby gang e soggetti per niente raccomandabili, il pericolo sembra essere sempre dietro l’angolo. Anche in pieno giorno.
LEGA NORD: E L’AMMINISTRAZIONE CHE FA?
“Impossibile che l’amministrazione non veda ciò che succede ogni giorno – ha commentato il segretario della Lega Nord Emilia Gianluca Vinci – Parma ha già ospitato gli inviati di Striscia la Notizia per diverse questione e la il Comune non accenna a intervenire per rimettere in sicurezza il centro”. E’, infatti, l’ennesimo episodio di violenza nella centralissima via Mazzini, a qualche giorno dall’inizio dei discutibili lavori per la riqualificazione, ed è sempre più evidente che il problema del centro è la mancanza di sicurezza.
“La strategia del sindaco Pizzarotti di limitare il passaggio delle auto in centro ha portato alla progressiva chiusura di molti esercizi commerciali, alle violente liti tra baby gang e alla presenza di questuanti insistenti e violenti, senza nessun controllo da parte delle forze dell’ordine. Il tutto a un centinaio di metri dalla sede comunale – ha continuato Vinci – È ora di pensare alla città garantendo la sicurezza dei cittadini, presupposto indispensabile anche per il rilancio delle attività commerciali del centro”.
Sull’accaduto è intervenuto anche il segretario cittadino della Lega Nord Maurizio Campari: “Al commerciante va tutta la nostra solidarietà e l’augurio di guarire al più presto. A questo proposito chiedo all’opinione pubblica di riflettere su quanto sarà difficile cambiare rotta: il senso d’impunità e la cecità dell’amministrazione hanno favorito in primis la dispersione a macchia d’olio di questi episodi. Sorveglianza del territorio, lotta al degrado e pene certe in tempi brevi sono le uniche strade percorribili”.