Per cinque anni i cittadini di Parma mi hanno visto sollecitare, interrogare, incalzare la giunta del sindaco Pizzarotti e l’assessore che ha la delega per le politiche giovanili, Giovanni Marani: la situazione dei giovani di Parma si è fatta di mese in mese più drammatica e oggi si vedono tutti gli effetti della mancata azione. Le nostre strade sono popolate da ragazzi cui non è stato donato uno scopo né una visione di sé stessi nel contesto sociale, e sono ormai troppi quelli che si dedicano a vandalismi, bullismo e persino spaccio di droga.
A latitare, in modo pressoché totale, il mondo degli adulti: delle attività dei centri giovani abbiamo pochissime notizie, di altre forme di aggregazione anche meno. Mi chiedo quale progetto abbia sviluppato la giunta comunale su questo versante.
Le società sportive, che durante il mio periodo assessorile hanno vissuto un periodo rigoglioso ed erano protagoniste di iniziative che riempivano le strade del centro città, sono trattate oggi come entità singole. Mi pare manchino del benché minimo raccordo, di una strategia comune che le renda nuovamente quei mediatori culturali e sociali di cui ho più volte parlato, e che sono state durante i miei mesi di mandato.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: le aggressioni si moltiplicano, una fetta preoccupante di adolescenti è dedita allo spaccio o al consumo di sostanze stupefacenti, mentre dal Comune si propongono raid contro conferitori erranti di rifiuti urbani e isolati gruppetti di giovani.
La Polizia Municipale fa ciò che può, ma non gli sono stati conferiti strumenti di azione, ricordiamo per esempio il vigile di quartiere.
E’ così: a causa della superficialità e della mancanza di umiltà di questa giunta abbiamo quasi perso una generazione di giovani parmigiani, e sarà difficile riacciuffarli.
Al nostro sindaco sembra importare che alcuni scrivano sui muri, non che lo facciano perché drogati e questo sì è veramente da intervento della Municipale.
Roberto Ghiretti
Parma Unita