La città di Parma celebra il “Giorno della Memoria” nel ricordo di quel 27 gennaio 1945 in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono i pochi superstiti del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia. Momento istituzionale, come di consueto, la seduta congiunta dei Consigli comunale e provinciale, ospitato questa volta nella sala “Maria Luigia” della Biblioteca Palatina, in Pilotta. Ad aprire il momento solenne, alla presenza delle autorità cittadine, di consiglieri comunali e provinciali, dei rappresentanti della Comunità ebraica, delle Associazioni Resistenziali e dei perseguitati e deportati politici e militari, e dei rappresentanti delle varie realtà istituzionali e associative, son stati alcuni degli studenti dei licei Bertolucci e Romagnosi, che hanno partecipato, nel 2016, al “viaggio della memoria” a Mauthausen: una esperienza che hanno descritto come estremamente formativa, dal punto di vista culturale e personale, ma anche fondamentale per capire il valore della memoria nell’approcciarsi al presente e al futuro.
Il presidente del Consiglio Comunale Marco Vagnozzi, che ha condotto la seduta congiunta dei Consigli, ha sottolineato la volontà di ricordare lo sterminio del popolo ebraico nella scelta di svolgere il momento istituzionale all’interno del complesso della Pilotta, rappresentato dalla presenza di Gabriella Biasoli, e della biblioteca Palatina, nella quale è raccolto un ingente fondo ebraico di volumi.
Vagnozzi ha inoltre sottolineato l’importanza delle testimonianze dei ragazzi intervenuti, nell’acquisita consapevolezza della necessità di non dimenticare, di non chiudere mai gli occhi sulla storia e sulla nostra memoria e ha lasciato la parola al presidente della Comunità Ebraica Giorgio Yeuda Giavarini che ha delineato la genesi e l’attualità dell’antisemitismo: “Per definire l’antisemitismo – ha detto – sono stati utilizzati i motivi più svariati e contrastanti tra loro, ma la vera base sul quale si fonda risiede nel negare agli ebrei il diritto di esistere collettivamente in quanto ebrei. L’antisemitismo fa parte anche della storia del nostro presente e rappresenta un pericolo per tutti, perché ogni società che assecondi l’antisemitismo mette a repentaglio la sicurezza di tutte le persone“.
“E’ significativo svolgere questa seduta all’interno della biblioteca Palatina – ha detto il sindaco Federico Pizzarotti – un luogo dedicato alla conservazione dei libri, strumenti di conoscenza e sapere fondamentali per mantenere viva la memoria, fondata sulla comprensione del passato. La memoria deve rafforzare i nostri passi verso un futuro di progresso, deve essere lezione di vita che ciascuno deve portare avanti, quotidianamente, nel proprio cammino. La memoria può essere luce viva solo se ogni singola persona la tiene accesa con impegno nel proprio percorso, guardando al futuro con speranza e fiducia. Sta a ognuno di noi lavorare sodo per fare questo e per una società edificante e libera dalla paura“.
“Il grosso rischio che corriamo – ha sottolineato il presidente della Provincia Filippo Fritelli – è di vivere in un eterno presente: senza una prospettiva sul nostro passato non può esserci prospettiva per il futuro, soprattutto per le giovani generazioni e questo è un rischio che va scongiurato proprio attraverso la memoria“.
Per l’occasione l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma, rappresentato dal suo direttore Marco Minardi e dal ricercatore Tommaso Ferrari, ha presentato il volume “Documentare la Memoria. Giornata della Memoria , 2014-2015-2016” nel quale sono raccolti i testi e la documentazione presentate nelle passate tre edizioni della cerimonia, e il nuovo percorso digitale “La Deportazione”, che verrà pubblicato sul portale regionale resistenzamappe.it, pensato ed elaborato dagli Istituti Storici dell’Emilia-Romagna in Rete per ricordare e celebrare i luoghi e gli eventi della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza.
Le celebrazioni per non dimenticare l’Olocausto a Parma proseguiranno fino alla prossima settimana (il calendario).