“Se la Regione non darà una forte accelerata ai bandi per il Piano di Sviluppo Rurale si rischiano di perdere oltre 43 milioni di euro di Fondi europei per l’agricoltura che torneranno alla burocrazia europea”. Il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, lancia l’allarme e invita la Giunta regionale a risolvere in fretta i problemi che hanno finora rallentato la distribuzione dei fondi pubblici per l’agricoltura previsti dal Piano di Sviluppo rurale.
“Come Gruppo Lega Nord in Assemblea regionale abbiamo presentato in queste ultime settimane ben due interrogazioni sui problemi che da più parti sono stati sollevati riguardo la programmazione regionale per i contributi agricoli previsti dal PSR – ha proseguito Rainieri – La prima rimarca la necessità di urgenti e consistenti aiuti pubblici per i settori più in crisi: quello delle colture cerealicole che soffre di una pesante riduzione del prezzo del grano, quello delle coltivazioni arboree specie le ciliegie in forte riduzione, quello degli allevamenti di bovini da carne e degli avicunicoli anche per la produzione di uova anch’esso in calo ed infine quello della produzione di latte le cui quotazioni si sono dimezzate rispetto al 2015 (-48,6%). La seconda sul dato diffuso da alcune associazioni di categoria per cui il livello di finanziamento delle domande per contributi presentate sarebbe al di sotto del 50 per cento. Ora, mentre si attendono non solo le risposte a queste nostre richieste ma soprattutto nuovi fatti concreti per risolvere i problemi reali di un comparto, quello agricolo, fondamentale per l’economia regionale e che non può permettersi nuove sofferenze tantomeno se indotte da errori programmatici di Governo e Regione – continua Rainieri – si è diffusa la nuova sconfortante notizia per cui finora in tutta Italia di devono spendere assolutamente 2,25 miliardi di euro entro la fine del 2018 perché altrimenti si perderanno 1,14 miliardi di fondi europei e che la Regione Emilia-Romagna non è la prima della classe nel gestire tali fondi”.
“La quota per la nostra Regione da distribuire supererebbe infatti i 100 milioni e di questi 43 di provenienza europea se non spesi dovranno tornare a Bruxelles – spiega ancora il consigliere regionale leghista -. La Giunta regionale si deve pertanto muovere ed alla svelta non solo per i tempi comunque assurdi della burocrazia quanto soprattutto perché la nostra agricoltura ha bisogno di aiuti economici per mantenere il suo livello di assoluta eccellenza. A livello nazionale, comunque, è decisamente triste vedere tanta disponibilità di denaro che rischia di essere sprecato mentre nelle zone del terremoto in Centro Italia agricoltori e allevatori sono stati abbandonati ed aiutati solo dal buon cuore di altri colleghi di altre parti del paese”.