“Il Festival Verdi di Parma e Busseto ha finalmente il riconoscimento e il finanziamento statali: il disegno di legge presentato oltre tre anni fa è diventato legge, rientrando tra le pochissime (2 su 10) iniziative legislative, di singoli parlamentari, che raggiungono il traguardo della trasformazione in legge”.
I tre parlamentari di Parma del Partito democratico, Patrizia Maestri, Giorgio Pagliari e Giuseppe Romanini non nascondono “la soddisfazione per il coronamento di un paziente lavoro protrattosi, tra speranze e delusioni, per oltre 36 mesi e premiato dal voto dei due rami del Parlamento, con l’eccezione, alla Camera dei Deputati, di Fratelli d’Italia e del M5S. I Dem accusano proprio questi ultimi per tutti gli ostacoli apparsi sulla strada della legge. L’iniziativa ha invece avuto il sostegno del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.
“La gratificazione più grande, però, è data dall’aver reso un servizio alla nostra Città e alla Provincia, annullando un’ingiusta discriminazione nei confronti del Festival Verdi – sottolineano i parlamentari parmigiani -. E creando le premesse perché il Festival possa davvero trovare dimensione e consacrazione internazionale: il riconoscimento statale, infatti, è una sorta di “precondizione” per attirare l’attenzione dal mondo della lirica internazionale.
“Adesso, si può aprire una vera stagione di consacrazione internazionale del Festival Verdi, purché si abbia la capacità di pensare in grande, di uscire dalla stretta dimensione provinciale, dalla logica del cartellone e dal percento delle presenze in più o in meno sulla stagione precedente – sostengono Maestri, Romanini e Pagliari -. Bisogna pensare in grande, costruendo alleanze forti e qualificate in grado di garantire sinergie finanziarie, artistiche, mediatiche, pubblicitarie ed organizzative. E non si deve (né si può) fallire perché – come è pacifico – l’affermazione definitiva del Festival Verdi è vitale per rilanciare e consolidare l’attrattiva turistica di Parma e della Provincia, che può diventare una delle fonti principali del reddito”.
MUSSINI (GRUPPO MISTO): ANCH’IO HO FIRMATO LA PROPOSTA DI LEGGE, MOVIMENTO 5 STELLE MIOPE
“Per i cittadini di Parma questo finanziamento è una meritata soddisfazione, per la Giunta Pizzarotti è il riconoscimento, dovuto benché tardivo, dei grandi sforzi fatti per mantenere viva la tradizione operistica internazionale della città, per me è rassicurante vedere che alla fine la cultura vince”. Commenta così Maria Mussini, vicepresidente del Gruppo Misto, l’approvazione definitiva alla Camera del ddl 1375, di cui è firmataria la stessa Mussini, che inserisce il Festival Verdi nella Legge dei Festival del 2012 attribuendogli un finanziamento statale annuale di un milione di euro. Una battaglia che ha sempre visto la senatrice in prima linea, dagli emendamenti presentati insieme ad altri alle finanziarie 2013, 2014 e 2015, all’Art bonus 2014, che, se fossero stati accolti, avrebbero garantito da tempo la certezza di questo finanziamento stabile e di questo riconoscimento ufficiale.
“La gioia di questo risultato offusca ora – sottolinea – le difficoltà che abbiamo incontrato sul cammino e l’insegnamento che ne traggo è che le buone battaglie vanno combattute con serietà e fiducia”. E riguardo all’odierno voto contrario dei pentastellati la senatrice aggiunge: “Non mi sorprende: il no dei 5 stelle conferma la loro miopia sia nel riconoscere l’importanza del grande maestro, sia nel superare le logiche di ostruzionismo nei confronti di Federico Pizzarotti. Sostanzialmente, un partito più partito degli altri”. “Nonostante i tre anni persi, grazie alla giunta Pizzarotti – conclude Mussini – il Festival Verdi ha saputo comunque risollevarsi e questo finanziamento offre l’opportunità di dimostrare una volta di più di che cosa questa amministrazione può essere capace”.
PIZZAROTTI: MI HA AVVERTITO IL MINISTRO CON UN SMS, GRAZIE A TUTTI
“Ringrazio i firmatari della legge che darà nuovo slancio al Teatro Regio e al Festival Verdi, in primis la tenacia della senatrice Mussini, l’onorevole Maestri e il senatore Pagliari, i quali hanno portato avanti un progetto che l’amministrazione ha sempre appoggiato fortemente – commenta il sindaco Federico Pizzarotti -. È dal 2012 che lavoriamo affinché al Festival Verdi venisse riconosciuta la giusta importanza nazionale. Bene: obiettivo raggiunto grazie a un buon lavoro di squadra. Il risultato si inserisce all’interno di una serie di importanti successi ottenuti dal Teatro Regio in questi ultimi anni, risanato e tornato finalmente alla ribalta come teatro di caratura nazionale ed europea, un prestigio ottenuto grazie alla qualità e professionalità del direttore generale del Teatro Regio Anna Maria Meo e della consulente per lo sviluppo e i progetti speciali Barbara Minghetti”.
“In questi anni, poi – continua Pizzarotti – l’assessore alla Cultura Laura Maria Ferraris si è impegnata a fondo per valorizzarne l’immagine, dando un contributo sostanziale e fondamentale al suo Festival, già dallo scorso anno caratterizzato da una edizione di rilancio che ha ottenuto risultati da record: proprio perché ancora mancava un finanziamento annuale al Festival, il Comune aveva stanziato 850mila euro in più per garantire continuità, solidità e un respiro internazionale alla kermesse. I ringraziamenti vanno ovviamente anche al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che con un sms mi ha informato subito della lieta notizia, per aver creduto e valorizzato il nostro Teatro. Un ringraziamento particolare va anche alla senatrice Soliani, che ha sempre lavorato per il rilancio del Regio, e ha da sempre auspicato una legge sul finanziamento del Festival Verdi. Questa vittoria di Parma è anche merito suo. Un sincero rammarico – conclude il sindaco di Parma – verso quelle forze politiche come il Movimento 5 Stelle che non hanno votato la legge, e che non riescono a comprendere l’importanza dell’immagine di Giuseppe Verdi in Italia e nel mondo. Per loro un’occasione persa di fare una buona politica”.
EFFETTOPARMA: PARMA LO MERITAVA
“Finalmente è arrivato il riconoscimento che Parma meritava”. Così EffettoParma saluta la legge che finanzierà il Festival Verdi, approvata dalla Camera in via definitiva.
“È un traguardo importante per il quale il nostro ringraziamento va ai parlamentari di Parma, alla senatrice Maria Mussini che ci è sempre stata accanto in questo percorso, alle istituzioni che hanno saputo fare squadra e a tutti coloro che si sono impegnati per questo obiettivo importante per la città intera – sottolinea il gruppo di maggioranza che sostiene il sindaco Federico Pizzarotti -. Una dimostrazione in più che quando la nostra comunità mette da parte interessi particolari riesce a essere vincente”.
“Questo successo – continua però EffettoParma – è figlio di un Festival che negli ultimi anni ha aumento la sua credibilità. Lo dimostrano i risultati ottenuti nel 2016: oltre 24 mila spettatori, raddoppiati rispetto all’anno precedente, e un incasso di 1.3 milioni di euro, il 66% in più rispetto al 2015 e il 95% rispetto al 2014. Un Festival internazionale sempre più capace di attrarre consenso e presenze dall’estero, ingrediente ulteriore per il turismo in crescita nella nostra provincia. Sono già 6 mila le richieste di prenotazioni arrivate da Asia, America, Europa per l’edizione 2017 appena presentata. Ciò anche grazie a un percorso di apertura che ha saputo ripristinare il dialogo con una prestigiosa rete di teatri e istituzioni internazionali. Il Teatro Regio di Parma c’è e lo ha dimostrato con i fatti. Tornando a essere una realtà solida, con i conti in pari e in una fase di rilancio che ha visto aumentare a oltre 100 le alzate di sipario nella stagione 2016-2017”.
“Questa amministrazione – conclude la nota – ha sempre creduto nel Teatro Regio, prendendosene cura e sostenendolo anche quando si è trovata sola e avrebbe potuto chiuderlo. La vittoria di oggi è di tutta Parma e Busseto. Spiace invece che il Movimento 5 Stelle non abbia votato a favore della legge, seguendo più logiche di rivalsa contro l’amministrazione Pizzarotti che questioni di merito. Il riconoscimento, che adesso tutti acclamano, ci rende per questo ancora più orgogliosi della nostra scelta”.
CGIL PARMA: E ORA STABILIZZAZIONI E CONTRATTO DI 2° LIVELLO
La notizia dell’approvazione della legge che finanzierà ogni anno il Festival Verdi fa sussultare anche la Cgil di Parma, impegnata in una battaglia sindacale con la Fondazione Teatro Regio. L’ultimo incontro appena il 23 gennaio scorso quando in Comune le sigle di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil si sono confrontate con il presidente della Fondazione Federico Pizzarotti e il direttore generale del Teatro Annamaria Meo, per un primo esame congiunto in relazione allo stato delle relazioni sindacali, alla corretta applicazione degli accordi in essere, alla richiesta di rinnovo del contratto aziendale (parte economica e normativa), alle esigenze formative e alle stabilizzazioni dei precari storici.
Le sigle sindacali, dopo aver richiamato gli accordi del 2012 e del 2014, hanno chiesto, rispetto alla graduatoria definita nei due accordi, il proseguimento delle stabilizzazioni dei lavoratori storici del teatro. L’amministrazione comunale e la direzione del Regio hanno dato la disponibilità a verificare e concordare, anche in base ai prossimi pensionamenti, alle esigenze tecnico produttive ed ai periodi di lavoro già ad oggi effettivamente svolti, un percorso temporale che porti alle stabilizzazioni.
Al contempo organizzazioni sindacali e Comune di Parma si sono assunti reciprocamente l’impegno ad avviare un percorso per discutere complessivamente del contratto aziendale (che porti al rinnovo del contratto aziendale di 2° livello).
“L’impegno a proseguire con le stabilizzazioni dei precari storici e ad avviare un confronto per il rinnovo del contratto aziendale – commentano i rappresentanti sindacali di SLC, FISTEL e UILCOM, Fellini, Abati e Mori – sono un importante ed apprezzabile passo in avanti sia per quanto riguarda il tentativo di riprendere proficue relazioni sindacali, sia per quanto riguarda la necessità di dare risposte a tutti i lavoratori del teatro, fissi, precari, impiegati, tecnici e operai. Auspichiamo, tanto più alla luce della notizia odierna sull’approvazione dei finanziamenti al Festival Verdi, che agli impegni seguano fatti concreti, a partire da una condivisa applicazione degli accordi in essere e dalla programmazione di una data in tempi celeri per un primo incontro”.