La notizia della rapina ai danni della libreria Mondadori di piazza Ghiaia, avvenuta lunedì pomeriggio, spinge a una riflessione sullo stato di paradossale marginalità in cui versa la sede dell’antico mercato cittadino, che pure è a due passi da alcuni luoghi simbolo della città: piazza Garibaldi, la Steccata e il Teatro Regio. In Ghiaia c’è mercato con grande afflusso di gente ogni mercoledì e sabato; il martedì c’è il mercatino del vintage e il venerdì quello dell’artigianato che attirano appassionati e curiosi. Nei giorni di attività mercatale la piazza è dunque “sicura” perché animata dalla presenza delle persone che decidono di trascorrervi un po’ del proprio tempo. Negli altri giorni, invece, piazza Ghiaia è praticamente deserta e non mi meraviglia che un disperato abbia scelto proprio il tardo pomeriggio di un lunedì per decidere di entrare in azione. La Ghiaia va rilanciata con un progetto di mercato alimentare stabile di qualità, che rivitalizzerebbe l’area e restituirebbe sicurezza a chi gestisce le attività commerciali fisse. Un progetto del genere sopperirebbe a una mancanza assolutamente bizzarra per Parma, città creativa Unesco per la gastronomia e cuore della Food Valley. Un mercato alimentare stabile, nel luogo più vocato per storia e tradizione ad ospitarlo, ci permetterebbe di cogliere al meglio anche questa strepitosa occasione di crescita economica.
La notizia della rapina ai danni della libreria Mondadori di piazza Ghiaia, avvenuta lunedì pomeriggio, spinge a una riflessione sullo stato di paradossale marginalità in cui versa la sede dell’antico mercato cittadino, che pure è a due passi da alcuni luoghi simbolo della città: piazza Garibaldi, la Steccata e il Teatro Regio. In Ghiaia c’è mercato con grande afflusso di gente ogni mercoledì e sabato; il martedì c’è il mercatino del vintage e il venerdì quello dell’artigianato che attirano appassionati e curiosi. Nei giorni di attività mercatale la piazza è dunque “sicura” perché animata dalla presenza delle persone che decidono di trascorrervi un po’ del proprio tempo. Negli altri giorni, invece, piazza Ghiaia è praticamente deserta e non mi meraviglia che un disperato abbia scelto proprio il tardo pomeriggio di un lunedì per decidere di entrare in azione. La Ghiaia va rilanciata con un progetto di mercato alimentare stabile di qualità, che rivitalizzerebbe l’area e restituirebbe sicurezza a chi gestisce le attività commerciali fisse. Un progetto del genere sopperirebbe a una mancanza assolutamente bizzarra per Parma, città creativa Unesco per la gastronomia e cuore della Food Valley. Un mercato alimentare stabile, nel luogo più vocato per storia e tradizione ad ospitarlo, ci permetterebbe di cogliere al meglio anche questa strepitosa occasione di crescita economica.