“Le contraddizioni del Pd impediscono alla Regione Emilia-Romagna di fare una forte e pressante richiesta al Governo per dare più sicurezza ai cittadini riportando l’esercito per le strade a contrastare la criminalità”. Così il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, ha commentato l’esito del dibattito sulla sicurezza avvenuto nell’aula assembleare. Sono infatti state discusse due risoluzioni una, bocciata, proposta dai consiglieri regionali del Gruppo Lega Nord Emilia-Romagna (Rainieri primo firmatario) che chiedeva alla Giunta regionale di attivarsi per far potenziare l’operazione “Strade sicure” in regione non limitandola ai soli presidi antiterrorismo ma attribuendole nuovamente anche la funzione di contrasto agli altri tipi di criminalità, l’altra invece approvata dalla sola maggioranza e proposta dai consiglieri del Gruppo Pd per far sostenere sia interventi di prevenzione ambientale sia azioni di prevenzione sociale e comunitaria supportando le amministrazioni locali.
“Il Pd ha preferito sostenere proposte astratte e fumose che non vanno incontro alla richiesta dei cittadini di vedere potenziata da subito l’azione delle istituzioni per garantire loro sicurezza – ha quindi proseguito Rainieri –. I militari sulle strade, invece, non sono una proposta spot, come qualcuno vorrebbe far credere, ma un’iniziativa in grado di dare risultati concreti in breve tempo come avvenuto quando è stata avviata l’operazione “Strade sicure” nel 2008 dall’allora Ministro dell’Interno Roberto Maroni e come testimoniano i dati forniti dalla Ministro della Difesa, Roberta Pinotti che non è della Lega ma del PD, per cui a Roma, durante il Giubileo, con il rafforzamento del contingente dell’esercito sulle strade, si è avuta una riduzione del 30 % dei reati. E favorevoli ai militari contro la criminalità, oltre alla Pinotti, sono anche altri esponenti del Pd, come ad esempio il sindaco di Milano Giuseppe Sala che, con il sostegno della Regione Lombardia, ha chiesto e ottenuto più militari per la sua città. In Emilia, invece – conclude Rainieri – questa richiesta sensata che fanno tanti altri sindaci, anche di realtà piccole come ad esempio alcuni primi cittadini della Provincia di Parma pressati dalle giuste richieste dei cittadini di avere azioni più incisive contro il dilagare dei furti e di altri reati, non la si è voluta fare passare. Così ci terremo i militari nelle caserme a fare esercitazioni invece di vederli dare supporto al lavoro per la sicurezza delle forze dell’ordine in cronica carenza di organico e di mezzi e strumenti come hanno voluto i Governi da Monti in poi, tutti sostenuti dal PD”.