Se entro febbraio non si troveranno a Parma le risorse necessarie per finanziare le Zebre Rugby, la Federazione italiana Rugby potrebbe vedersi costretta a revocare il titolo sportivo alla franchigia del Nord Ovest. Una decisione amara, il game over definitivo per la società che porta il nome di Parma sul palcoscenico internazionale del rugby. Questa la premessa del pressante appello lanciato stamane da piazzale della Pace, dove al fianco della società si sono schierati anche i vertici della Provincia, del Comune e della Regione. Presenti diversi rappresentanti delle categorie economiche cittadine.
Più che un appello, quello del presidente delle Zebre Rugby, Stefano Pagliarini, è sembrato un vero e proprio Sos. Il disperato tentativo di mettere in salvo una nave che da tempo naviga a vista e che oggi rischia di schiantarsi contro gli scogli delle difficoltà economiche. Il malessere strisciante nello spogliatoio è esploso con virulenza dopo le due sconfitte di fine anno (a Treviso con il Benetton, in casa con Edimburgh) e il 2017 non è iniziato meglio. Anche la pazienza dei rugbysti ha un limite. Serve un milione di euro per finire al meglio la stagione in corso.
“Le Zebre rappresentano una realtà sportiva che sta dando grande visibilità al nostro territorio e al Rugby, veri ambasciatori del Parmense, e la loro presenza crea un indotto turistico significativo; per questo a nome dell’intera comunità provinciale abbiamo voluto condividere con le altre istituzioni questa richiesta di sostegno”, ha detto in paertura il presidente della Provincia Filippo Fritelli.
Le Zebre Rugby sono a Parma dall’estate 2012, come franchigia federale, che fornisce alla Nazionale di Rugby dai 10 a i 15 giocatori; una realtà d’eccellenza, che compete con le squadre dei massimi livelli (4 gallesi, 4 irlandesi, 2 scozzesi e tra le 2 sole italiane col Benetton Treviso). L’anno scorso è stata la migliore delle italiane, conquistando il diritto di partecipare alla EPCR Champions Cup, la più prestigiosa coppa europea per club. I bianconeri ogni fine settimana gareggiano in giro per l’Europa oppure ospitano allo Stadio Lanfranchi di Parma squadre europee. Dalla stagione scorsa 2015/16 sono una realtà privata, ad azionariato allargato, con 60 soci circa e un capitale di 300.000 euro, sostenuta dalla stessa Federugby con un contributo annuo di 4 milioni di euro.
“Abbiamo come obiettivo futuro quello di vincere il Guinness PRO12 e ce la possiamo fare, nonostante le difficoltà del momento – ha detto i presidente delle Zebre Rugby, Stefano Pagliarini -. Per questo motivo puntiamo molto sul sostegno delle realtà economiche locali entro la fine del mese di febbraio, altrimenti potrebbero sorgere problemi. Senza un’adeguata sostenibilià economica la Federazione Italiana Rugby potrebbe valutare di riassegnare il titolo sportivo, non permettendoci di continuare a partecipare a questi importanti tornei europei”.
Secondo l’assessore allo Sport del Comune di Parma Giovanni Marani, “le Zebre meritano una possibilità, visto che puntano sull’italianità e sui giovani. Grazie al centro sportivo della Cittadella del Rugby di Parma ed allo Stadio Lanfranchi la squadra ha una posizione privilegiata rispetto ad altre realtà nazionali. Da parte delle Zebre c’è la disponibilità a radicarsi sul territorio, come testimonia il logo “Parma, Città della Gastronomia UNESCO” sulla loro maglia, occorre però mettere in campo un’attività più strutturata di promozione territoriale. Questo è il momento di intervenire”.
Il consigliere regionale Alessandro Cardinali, riconoscendo che “le Zebre sono la squadra di punta non solo di Parma ma dell’intera Regione, anche come importanto strumento di crescita dei praticanti dello sport nel nostro territorio”, ha auspicato inoltre la costruzione di un progetto di promozione territoriale comune ed ha garantito l’impegno del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a diffondere l’appello tra le realtà economiche emiliano-romagnole.
Stefano Cantoni, consigliere della Federazione Italiana Rugby, oltre a ribadire la condivisione del progetto sportivo delle Zebre Rugby ha auspicato che qualche realtà economica del territorio risponda all’appello e che si crei un clima di serenità per la squadra, che ha grandi possibilità.