Basta irregolari a Parma: la Regione si attivi perchè i 30 provenienti da Cona da trasferire dopo la rivolta siano ospitati altrove”. Questa la richiesta che il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, vuole fare alla Giunta regionale con una interrogazione incentrata sul problema dei migranti irregolari che sta accendendo nuovamente il dibattito politico nazionale e vede l’assegnazione all’Emilia-Romagna di 100 migranti appunto provenienti dalla mega struttura della provincia di Venezia.
Nell’interrogazione il Consigliere regionale del Carroccio emiliano fa infatti presente che in provincia di Parma sono ospitati quasi il 15 % dei migranti irregolari da accogliere in Emilia-Romagna per cui si è già notevolmente superata la quota dell’11,7 % stabilita dagli accordi tra Stato, Regioni e Enti locali. Inoltre, ricorda che la Vice Presidente della Regione, nonchè assessore regionale al Welfare, Elisabetta Gualmini, aveva riconoscuito il sovraccarico di irregolari su Parma e preso in diverse occasioni ufficiali, impegni per una più equa distribuzione dei migranti.
Altro quesito che Rainieri pone alla Giunta regionale è quindi di sapere quali sono le motivazioni ufficiali per cui la prima Regione a dover sopperire alle falle del sistema nazionale dell’accoglienza migranti irregolari debba essere l’Emilia-Romagna e, all’interno di essa, perché i maggiori oneri debbano spettare alla Provincia di Parma e se prima della decisione di trasferire i 100 già ospiti a Cona il Governo ha consultato l’amministrazione regionale.
Ma nell’interrogazine vi sono anche altre considerazioni critiche. Si parla infatti di provvedimenti presi dopo la rivolta di Cona per i quali sembra non si voglia tenere conto dei diversi reati commessi dando il deleterio messaggio che chi viene in Italia da irregolare gode di impunità e può tranquillamente vivere contro la legge. Infine Rainieri punta il dito contro la politica iperbuonista dell’accoglienza ad ogni e qualunque costo da sempre supportata dall’amministrazione regionale guidata da Bonaccini e dal PD. Al riguardo ne afferma il misero fallimento comprovato dalle misure che il governo vuole varare su iniziativa del nuovo Ministro dell’Interno e finalizzate a diminuire il numero delle persone da accogliere ma che non saranno comunque sufficienti per affrontare seriamente il problema in quanto non adeguate a risolverlo alla radice fermando o perlomeno riducendo ampiamente i flussi migratori irregolari.